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Una storia di grande coraggio, grazie Marco!

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By patronato

Marco, un superpapà a tempo pieno

Questa è la storia di un uomo speciale, di Boara Pisani in Veneto, che oggi si dedica totalmente alla sua bellissima famiglia: la moglie Stefania, Nico di quasi sei anni e la piccola Giada di cinque mesi.

“Nonostante i miei impegni familiari, mi piacerebbe un giorno avere almeno un lavoro part time, per sentirmi utile anche agli altri. Dopo l’incidente ho desiderato tanto reinserirmi nel mondo del lavoro, ma fino ad oggi non ho trovato niente”.

Non è passata a Marco la voglia di sentirsi utile e probabilmente non gli passerà mai. Per il momento si occupa con grande passione della sua famiglia, della casa e, da cinque mesi, con l’arrivo di Giada, gli impegni sono aumentati, ma lui ha un’energia da vendere.
Con Stefania si sono conosciuti più di vent’anni fa, “quando in discoteca si andava di pomeriggio”, sedici anni lei e diciotto lui, un amore a prima vista, che è cresciuto con loro e che è la loro vera forza. Un amore che neanche il tempo e il dolore hanno mai fatto vacillare, nemmeno per un attimo.

È il 2002 quando Marco,elettricista ventisettenne, insieme a Massimo, collega e suo migliore amico, ha un terribile incidente stradale mentre va a lavoro, un incidente che provoca l’incendio della sua auto. Massimo perde la vita e Marco rimane gravemente ustionato.

“Ho un’amnesia totale sul giorno dell’incidente. Dopo il coma farmacologico mi sono risvegliato in una stanza sterile dell’ospedale, e Stefania e mia madre mi dissero da un citofono che sarei guarito presto. Ho subito un trapianto di cornea all’occhio destro, mi hanno ricostruito le palpebre e subito altri interventi”. “Stefania non mi ha mai abbandonato – ci tiene a dire – e mi ha dato la forza per andare avanti. È lei che mi protegge”.

Un anno dopo l’incidente Marco e Stefania si sposano, ma il figlio che tanto desiderano tarda ad arrivare.
“Pensavo fosse colpa mia, della mia condizione e invece, nel 2012 è arrivato Nico e cinque mesi fa la nostra Giada”.
Oggi Nico comincia a fare alcune domande al suo papà, che con grande delicatezza gli spiega il motivo del suo aspetto. “Mi sono fatto tanto male in un incidente – gli ho

detto. E lui, abbracciandomi forte, mi ha risposto: “Papà non fa niente io ti voglio benissimo lo stesso”.

Marco, che oggi ha 42 anni, ha partecipato con entusiasmo ai vari progetti di reinserimento sociale, proposti dall’#Inail, di sostegno psicologico con gruppi di autoaiuto e segue i corsi di nuoto, calcio balilla e tiro a volo.
“Desidero ringraziare l’Inail di Rovigo per avermi sempre aiutato ed avermi sempre fatto sentire a mio agio dentro la struttura;
andare lì per me è come andare in una famiglia sempre pronta ad ascoltarmi e ad aiutarmi”.
È inserito inoltre nel direttivo dell’#Anmil provinciale e insieme all’associazione, promuove delle campagne di prevenzione sul lavoro nelle aziende, parlando anche della sua storia.

Una storia che, una volta conosciuta, è veramente difficile da dimenticare, perché ci ricorda che solo l’amore vince, sempre e comunque.

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