È stato pubblicato l’Osservatorio sul Reddito di Inclusione (REI) con i dati del primo semestre 2018, periodo in cui sono stati erogati benefici economici a 267 mila nuclei familiari, raggiungendo 841 mila persone.
Dal 1° gennaio 2018 il REI ha sostituito un’altra misura di contrasto alla povertà, il SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva).
Persistono tuttavia trattamenti SIA erogati a 44 mila nuclei familiari. Sommando questi trattamenti a quelli del REI emerge che nel primo semestre 2018 le misure contro la povertà hanno raggiunto circa 311 mila nuclei e oltre un milione di persone.
Limitando l’analisi al REI, la maggior parte dei benefici vengono erogati al sud (70%) con interessamento del 73% delle persone coinvolte. Campania e Sicilia sono le regioni con maggiore numero assoluto di nuclei beneficiari (insieme rappresentano il 50% del totale e il 53% del totale delle persone coinvolte). Calabria, Lazio, Lombardia e Puglia coprono un ulteriore 28% dei nuclei e il 27% delle persone coinvolte.
Il tasso di inclusione del REI, ovvero il numero di persone coinvolte ogni 10mila abitanti, a livello nazionale risulta pari a 139, raggiungendo i valori più alti in Sicilia, Campania e Calabria (rispettivamente 416, 409, 309) e quelli minimi in Friuli Venezia Giulia (15) e in Trentino Alto Adige (17).
L’importo medio mensile, pari a 308 euro, risulta variabile a livello territoriale, con un intervallo tra i 242 euro della Valle d’Aosta ai 338 euro della Campania.
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