È stato pubblicato il Rapporto di monitoraggio ISEE relativo all’anno 2021, che fornisce un quadro di sintesi sull’Indicatore con cui si misurano le condizioni economiche dei cittadini ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate.
In linea generale, nel corso del 2021 oltre 7,8 milioni di nuclei familiari – corrispondenti al 28% del complesso delle famiglie – hanno richiesto l’ISEE. Il dato si riferisce a oltre 21 milioni di persone, corrispondenti al 36% della popolazione residente.
La crescita rispetto all’anno precedente è però ridotta (+3%) rispetto all’incremento record del biennio 2019-2020 (+ 20% annuo).
È la prima volta, invece, che la percentuale più alta di ISEE nulli non si registra nel Mezzogiorno. Tuttavia, nell’Italia meridionale si colloca il 36% delle famiglie con ISEE sotto i 5mila euro, contro il 24% di quelle dell’Italia centrale e settentrionale. I valori medi di ISEE nel Mezzogiorno sono pari a 9.300 euro, mentre nel resto del Paese il valore medio è di circa 13mila euro.
Nel 2021, il numero delle famiglie che presenta un ISEE corrente continua a crescere per effetto congiunto dell’ampliamento del campo di applicazione dell’ISEE e della crisi economica scaturita dalla pandemia. Soprattutto, l’ISEE è stato richiesto per richiedere l’accesso al Reddito di Cittadinanza.
Riguardo le modalità di presentazione, resta largamente prevalente la quota di coloro che si rivolgono ai CAF (oltre il 90%).