Dai dati INAIL le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi sette mesi del 2021, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite da quelle del sistema respiratorio e dai tumori.
Le patologie denunciate tornano quindi ad aumentare, dopo un 2020 condizionato fortemente dalla pandemia con denunce in costante decremento nel confronto con gli anni precedenti. Lo scorso anno, infatti, i vari arresti e ripartenze delle attività produttive hanno ridotto l’esposizione al rischio di contrarre malattie professionali. Allo stesso tempo lo stato di emergenza, le limitazioni alla circolazione stradale e gli accessi controllati a strutture sanitarie di vario genere hanno disincentivato e reso più difficoltoso al lavoratore la presentazione di eventuali denunce di malattia, rimandandole al 2021.
L’incremento registrato tra gennaio e luglio di quest’anno ha interessato sia la gestione assicurativa dell’Industria e servizi (+34,7%, da 20.643 a 27.812 casi), sia quelle dell’Agricoltura (+33,5%, da 4.291 a 5.730) e del Conto Stato (+19,2%, da 271 a 323).
In ottica di genere si rilevano 6.133 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 18.546 a 24.679 (+33,1%), e 2.527 in più per le lavoratrici, da 6.659 a 9.186 (+37,9%). Aumentano sia le denunce dei lavoratori italiani, che sono passate da 23.459 a 31.368 (+33,7%), sia quelle dei comunitari, da 595 a 797 (+33,9%), e degli extracomunitari, da 1.151 a 1.700 (+47,7%).
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