E’ stato approvato, con Circolare INAIL n. 7 del 28 gennaio c.a., il nuovo Regolamento per l’erogazione degli interventi per il recupero funzionale della persona, per l’autonomia personale e per il reinserimento nella vita di relazione delle persone con disabilità dopo un infortunio sul lavoro o malattia professionale, assistite dall’Istituto.
Con il nuovo Regolamento viene ampliata la platea dei soggetti destinatari degli interventi, che ora include anche gli infortunati sul lavoro nel periodo di inabilità temporanea assoluta ed i familiari degli assistiti limitatamente ad alcuni interventi di sostegno per il raggiungimento di livelli di consapevolezza, di autostima, di autonomia e di adattamento, volti a fronteggiare le problematiche conseguenti a un infortunio.
Il nuovo testo detta anche regole più favorevoli agli assistiti per quanto riguarda il rinnovo dei dispositivi e gli interventi di adeguamento degli immobili per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Gli interventi per l’abbattimento/superamento delle barriere architettoniche in ambito domestico, inoltre, possono essere erogati non solo per la “prima casa”, ma anche per altre unità immobiliari nelle quali l’assistito dimori abitualmente, anche se non continuativamente.
Rispetto al testo precedente, il nuovo Regolamento è composto da un numero inferiore di articoli e si caratterizza per un’impostazione significativamente diversa, in quanto detta esclusivamente principi e regole di carattere generale che incidono sui diritti della persona, demandando alla relativa circolare attuativa le disposizioni di dettaglio concernenti le modalità applicative e l’articolazione dei flussi procedimentali.
Il Regolamento è suddiviso in quattro Capi:
- il primo contiene le disposizioni comuni a tutte le tipologie di interventi;
- il secondo disciplina quelli per il recupero funzionale della persona;
- il terzo è riferito agli interventi per l’autonomia nell’ambito domestico e nella mobilità;
- infine, il quarto si riferisce agli interventi per il reinserimento nella vita di relazione.
I diversi interventi, indipendentemente dal Capo in cui sono collocati, sono individuati ed erogati in una logica unitaria e coordinata per compensare limitazioni funzionali, perseguire livelli più elevati di autonomia, consentire il reinserimento nella vita di relazione dell’infortunato/tecnopatico. Ai fini del raggiungimento dell’obiettivo del massimo recupero possibile dell’integrità psico-fisica dell’infortunato/tecnopatico, si può, dunque, ricorrere alla combinazione e integrazione di una pluralità di interventi, anche se afferenti a diverse tipologie.
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