Il Dpcm 29 dicembre 2022 ha fissato le quote di lavoratori stranieri che possono fare ingresso in Italia per motivi di lavoro. Il nuovo decreto ha autorizzato 5.705 ingressi per lavoro (di cui 44.000 per lavoro stagionale) e 7.000 conversioni di permessi di soggiorno, per un totale di 82.705 quote.
Riguardo il lavoro stagionale, nell’ambito della quota complessiva di 44.000 unità, 22.000 quote sono state riservate, per il solo settore agricolo, ai lavoratori nei cui confronti le domande di nulla osta siano presentate in nome e per conto dei datori di lavoro di alcune organizzazioni professionali dei datori di lavoro. Queste istanze godranno della priorità, fino ad esaurimento della quota riservata. Inoltre, 1500 delle 44.000 quote sono riservate agli ingressi per lavoro stagionale pluriennale.
Si precisa inoltre che 30.105 quote sono state riservate alle assunzioni nei settori dell’autotrasporto, dell’edilizia e turistico-alberghiero, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare e della cantieristica navale. Queste ultime quote possono essere utilizzate solo dai cittadini dei Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria.
Riguardo le 7.000 quote destinate a coloro che devono convertire in lavoro il permesso di soggiorno già posseduto ad altro titolo, 4400 quote sono state riservate a chi ha un permesso di soggiorno per lavoro stagionale da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale. Altre 2000 quote sono state riservate a chi ha un permesso di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato. Quote residuali sono a beneficio di chi ha un permesso di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale da convertire in permesso di soggiorno per lavoro autonomo, oppure di chi ha un permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo rilasciato da uno Stato membro UE da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato o autonomo.
Tornano le semplificazioni già introdotte lo scorso anno, ossia l’asseverazione dei requisiti da parte di professioni e associazioni di categoria e il “silenzio-assenso” sui nulla osta. In aggiunta, è stata introdotta una nuova procedura di verifica preventiva per verificare che non ci siano lavoratori già disponibili sul territorio nazionale. In sostanza, il datore di lavoro, prima dell’inoltro della richiesta di nulla osta al lavoro, deve verificare che presso il Centro per l’impiego competente non vi siano altri lavoratori già presenti in Italia disponibili a ricoprire il posto di lavoro per cui si è intenzionati ad assumere il lavoratore residente all’estero.
Le domande possono essere compilate dal 30 gennaio 2023 e inviate a partire dalle ore 9.00 del 27 marzo 2023 tramite il portale servizi del Ministero dell’Interno.
Tutte le informazioni sono disponibili nella pagina istituzionale dedicata.