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LAZIO – Progetto Le Grandi città del Lazio al servizio degli immigrati 2

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

 

TITOLO DEL PROGETTO: Le Grandi città del Lazio al servizio degli immigrati 2

 

SETTORE e Area di Intervento:

Settore E: Educazione e Promozione Culturale

Area di intervento 11: Sportello Immigrati

 

OBIETTIVI DEL PROGETTO

Il progetto vuole rispondere a tre bisogni principali:

– bisogno di socializzazione e integrazione;

– bisogno di supporto nell’espletamento delle pratiche burocratiche;

– bisogno di orientamento e supporto linguistico.

 

Nell’espletamento del progetto ci si propone di:

1) Creare eventi e momenti di incontro finalizzati alla socializzazione ed alla conoscenza reciproca tra stranieri e italiani col fine di abbandonare pregiudizi e stereotipi favorendo, inoltre, la creazione di un clima tollerante e pacifico che fa delle differenze una ricchezza anziché un ostacolo;

2) Incrementare il livello di ascolto, orientamento e sostegno nelle pratiche burocratiche per i cittadini stranieri, con particolare attenzione a quelle legate alle permanenza in Italia e, in generale, alla conoscenza dei servizi offerti sul territorio;

3) Sistematizzare e rendere fruibile il quadro dei servizi erogati sul territorio messi a disposizione da istituzioni, enti associazione, ecc., con particolare attenzione ai corsi di lingua ed educazione civica.

 

Obiettivo generale: favorire il processo di integrazione dei cittadini di origine straniera in Italia con particolare riferimento all’area dell’inserimento sociale, alla riduzione dei rischi di emarginazione ed alla facilitazione nell’inserimento nel contesto socio-economico del territorio italiano.

Obiettivo specifico 1: favorire inserimento sociale degli immigrati attraverso l’ascolto, l’accoglienza e promuovendo nella cittadinanza una migliore conoscenza del processo migratorie delle sue cause in modo da ridurre i fattori di discriminazione.

Obiettivo specifico 2: incrementare la conoscenza del territorio e dei servizi rivolti anche non specificatamente ai cittadini stranieri.

Obiettivo specifico 3: contribuire all’incremento delle competenze linguistiche degli stranieri unitamente a corsi di educazione civica.

 

Un elemento fondamentale del progetto è il coinvolgimento dei giovani volontari. Gli obiettivi a essi connessi sono:

  • Sperimentare ruoli operativi attraverso l’esperienza di volontariato;
  • Aumentare le proprie capacità e competenze relazionali ed educative;
  • Incrementare e valorizzare le proprie capacità di collaborare in gruppo;
  • Sperimentare attività in campo educativo che favoriscano orientamento a scelte formative e professionali;
  • Acquisire un orientamento di vita aperto alla solidarietà, alla generosità, allo scambio tra generazioni, all’accettazione della diversità;
  • Acquisire competenze e conoscenze che possano essere fondamento per una possibile futura professione in campo sociale;
  • Sviluppare senso di responsabilità ed autonomia.

 

ATTIVITÁ D’IMPIEGO DEI VOLONTARI

Cronogramma delle attività in cui saranno coinvolti i volontari di servizio civile:

1ª SETTIMANA – accoglienza ed inserimento dei volontari in servizio civile

Il ruolo dei volontari in Servizio Civile si caratterizzerà come sostegno all’azione degli operatori di riferimento. Tuttavia, la funzione dei volontari non sarà quella di semplice assistenza, bensì di supporto operativo per lo svolgimento delle attività.

Attraverso il percorso formativo, il graduale inserimento nelle attività stesse, il monitoraggio e la supervisione, i volontari saranno messi in grado di acquisire progressivamente una relativa autonomia nella gestione di alcuni aspetti degli interventi rivolti agli utenti immigrati. Per consentire ai volontari in Servizio Civile di svolgere le proprie mansioni in sinergia con gli altri operatori verrà dedicata una settimana di tempo all’accoglienza e al loro inserimento, durante la quale saranno fornite le informazioni necessarie per lo svolgimento dell’attività.

In questa fase prenderanno parte il responsabile del patronato e i relativi operatori interni, gli operatori locali di progetto, con lo scopo di introdurre i volontari al servizio civile che sta iniziando, fornendo le prime informazioni utili sull’organizzazione interna e sul progetto in generale.

Si cercherà di non circoscrivere le relazioni con i volontari alla sola trasmissione di informazioni e dati, ma di facilitare un primo contatto conoscitivo della realtà del territorio e delle persone che frequentano il patronato a vario titolo: soci, utenti dei servizi, operatori, semplici cittadini.

In sostanza si procederà con:

  1. a) la presentazione dei dirigenti dell’organizzazione
  2. b) la presentazione dell’Operatore Locale di Progetto responsabile del giovane
  3. c) il disbrigo delle formalità di inserimento dei giovani in servizio civile
  4. d) l’illustrazione delle principali procedure e prassi operative

 

Dalla 2ª alla 20ª SETTIMANA – Formazione generale dei volontari

Il percorso formativo si propone come strumento propedeutico alle attività che i volontari andranno a svolgere.

La formazione sarà co-condotta dal tutor presente in aula e da un formatore accreditato.

 

Dalla 1 ª alla 12ª SETTIMANA – Formazione specifica dei volontari

La formazione specifica costituisce la base necessaria e imprescindibile per lo svolgimento delle azioni progettuali. Si partirà con un’approfondita attività “preliminare” in cui:

  • si condividerà della missione progettuale,
  • si discuterà sulle modalità di attuazione,
  • si studieranno le strategie utili al raggiungimento degli obiettivi,
  • si analizzerà il ruolo di ciascun componente del progetto.

Compito della formazione specifica sarà quello di permettere ai volontari la realizzazione materiale del progetto. A tale scopo si agirà sia sulla motivazione al senso del servizio, sia sul piano delle competenze necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

La formazione sarà strutturata:

  • con una presentazione ai volontari delle varie attività progettuali
  • con la creazione di momenti di dibattito
  • con lo scambio di informazioni riguardo le aspettative e gli obiettivi che si intendono raggiungere.

Scopo principale sarà quello di creare un clima di fiducia con l’utenza che sarà rafforzato durante i percorsi e i laboratori.

Per l’attuazione della formazione saranno impiegate tecniche di docenza frontale, lavori di gruppo ed individuali con restituzione in plenaria; laddove opportuno si ricorrerà anche a giochi di ruolo, problem solving, brainstorming ed esercitazioni pratiche.

 

5ª e 6ª SETTIMANA – pianificazione delle attività di progetto

Dopo la formazione i volontari in Servizio Civile, in collaborazione con gli OLP provvederanno a fissare i parametri di tutte le attività che saranno svolte. In particolare saranno stabiliti le modalità con cui accogliere gli immigrati che si recheranno allo sportello del patronato e con cui fornire le informazioni sui servizi offerti. Saranno pianificate le attività da svolgersi nel corso dell’anno, contenente specifici obiettivi, attività, risorse e materiale da impiegare, tempi di realizzazione, risultati attesi e indicatori di valutazione.

 

Dalla 6ª alla 40 ª SETTIMANA – pubblicizzazione delle attività

Parallelamente alla pianificazione delle attività, a partire dalla 6ª settimana sarà indispensabile pubblicizzare il progetto per far conoscere tutte le iniziative che saranno organizzate e svolte durante i 12 mesi di attività. La pubblicizzazione sarà realizzata fino al nono mese (40ª settimana) attraverso la diffusione di volantini e/o depliants presso Parrocchie, Scuole, Enti.

 

Dalla 7ª alla 52ª SETTIMANA – avvio attività

In questo periodo si avvieranno le attività programmate riguardanti i servizi di accoglienza, informazione ed orientamento per i cittadini stranieri presenti nel territorio, così come descritti nel punto 8.1, e le attività riguardanti la creazione di una mappa di servizi destinata all’utenza di origine straniera degli sportelli.

 

Dalla 13 ª alla 14 ª SETTIMANA, dalla 25 ª alla 27 ª SETTIMANA, dalla 37 ª alla 39 ª SETTIMANA e dalla 49 ª alla 51 ª SETTIMANA – monitoraggio e valutazione

Ad intervalli regolari verranno effettuate tutta una serie di attività come descritte dal sistema di monitoraggio, così come descritto nel punto 42, con lo scopo di contribuire a facilitare il processo di gestione, legittima e rafforza la credibilità del progetto, motiva i partecipanti, è in grado di trasferire e riprodurre i benefici ottenuti.

Per quanto riguarda il processo di valutazione, le fasi dello stesso saranno programmate durante tutto l’arco di vita del progetto stesso, in relazione alle diverse aree di interesse:

– Ex-Ante – pianificazione logica (progettazione e individuazione delle risorse inclusa un’analisi costi-benefici)

– Interim/durante – rilevanza ed efficacia delle azioni di implementazione (gestione del progetto, valutazione degli obiettivi, controllo dei fattori esterni)

– Ex-Post – efficacia e impatto dei risultati (obiettivi raggiunti, valore aggiunto).

 

CRITERI DI SELEZIONE

PUNTEGGI DA ATTRIBUIRE ALLA SCHEDA DI VALUTAZIONE DI CUI ALL’ALLEGATO 6 DEL BANDO

SCHEDA GIUDIZIO FINALE Fino a un massimo di 60 punti (Per superare la selezione occorre un punteggio minimo di 36/60).

 

PUNTEGGI DA ATTRIBUIRE AL CURRICULUM DEL CANDIDATO DI CUI ALL’ALLEGATO 4 DEL BANDO:

– PRECEDENTI ESPERIENZE C/O ENTI CHE REALIZZANO IL PROGETTO: coefficiente 1,00 (mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg.);

– PRECEDENTI ESPERIENZE NELLO STESSO SETTORE DEL PROGETTO C/O ENTI DIVERSI DA QUELLO CHE REALIZZA IL PROGETTO: coefficiente 0,75 (mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg.);

– PRECEDENTI ESPERIENZE IN UN SETTORE DIVERSO C/O ENTE CHE REALIZZA IL PROGETTO: coefficiente 0,50 (mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg.);

– PRECEDENTI ESPERIENZE IN SETTORI ANALOGHI C/0 ENTI DIVERSI DA QUELLO CHE REALIZZA IL PROGETTO: coefficiente 0,25 (mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg.)

– TITOLO DI STUDIO (valutare solo il titolo più elevato)

Laurea attinente progetto = punti 8;

Laurea non attinente a progetto = punti 7;

Laurea di primo livello (triennale) attinente al progetto = punti 7;

Laurea di primo livello (triennale) non attinente al progetto = punti 6;

Diploma attinente progetto = punti 6;

Diploma non attinente progetto = punti 5;

Frequenza scuola media Superiore = fino a punti 4 (per ogni anno concluso punti 1,00)

– TITOLI PROFESS1ONALI (valutare solo il titolo più elevato)

Attinenti al progetto = fino a punti 4

Non attinenti al progetto = fino a punti 2

Non terminato = fino a punti 1

– ESPERIENZE AGGIUNTIVE A QUELLE VALUTATE = fino a punti 4

– ALTRE CONOSCENZE = fino a punti 4

 

CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 1400

Giorni di servizio a settimana dei volontari: 5

Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

  • Disponibilità al trasferimento temporaneo dalla sede accreditata in caso di eventi formativi e di sensibilizzazione locali, provinciali, regionali o nazionale (es. convegni di interesse, attività di promozione comuni, iniziative nelle scuole, ecc…).
  • Disponibilità alla flessibilità oraria secondo quanto concordato nel Progetto e secondo l’orario di ufficio delle sedi accreditate, in particolare per eventuali giorni di chiusura obbligatori (es: chiusura estiva).
  • Diligenza, riservatezza, disponibilità nei confronti dei destinatari del Progetto e dei collaboratori ANMIL
  • Disponibilità a spostamenti sul territorio provinciale per le attività previste dal Progetto.
  • Possesso patente di tipo B. Quando possibile agli spostamenti in auto verrà preferito e supportato economicamente il trasporto pubblico.

 

Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n.64:

– Curriculum vitae nel quale viene richiesto di specificare precedenti esperienze nel settore del progetto; conoscenze informatiche di base (word, excel, access, uso posta elettronica, internet) usufruendo delle quali elaborare i dati forniti da Enti o soggetti diversi per rilevare i cittadini potenzialmente interessati dalle attività del Progetto, ed elaborare i risultati.

– Disponibilità incondizionata rispetto al programma di formazione;

– Esperienza e attitudine al contatto e alle relazioni umane;

– Esperienza o disposizione al lavoro in staff ed alla relazione con il pubblico;

– Diploma di scuola media superiore;

– Patente auto tipo “B”.

 

SEDI DI SVOLGIMENTO e POSTI DISPONIBILI:

Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 26

Numeri posti senza vitto e alloggio: 26

 

Sede Comune Indirizzo Cod. Ident. sede N. vol. per sede OLP
Patronato Anmil Ufficio Territoriale di Frosinone Frosinone Viale Napoli 164 126501 2 Daniela Segneri
Patronato Anmil Ufficio Territoriale di Latina Latina Via San Carlo da Sezze 142 126503 2 Claudio Casale
Patronato Anmil Ufficio Territoriale di Rieti Rieti Via Terenzio Varrone 63 126512 2 Raffaella Azzari
Patronato Anmil Ufficio Territoriale di Roma Casalotti Roma Via dei Monti di Primavalle 182 126517 2 Massimo Guglielmo
Patronato Anmil Ufficio Direzione Generale Roma Via Adolfo Ravà 124 126520 6 Leonardo Piromallo Jannitti – Francesco Lolli
Sede ANLI Roma Via Merulana 134 127994 6 Marina Serena Casalino – Leonardo D’Ambrosi
Direzione Sede ANMIL Onlus Roma Via Adolfo Ravà 124 129922 6 Claudia Lucidi

 

CARATTERISTICHE CONOSCENZE ACQUISIBILI:

Eventuali crediti formativi riconosciuti: NESSUNO

Eventuali tirocini riconosciuti: NESSUNO

Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:

L’attività di Certificazione finale delle competenze è riconosciuta e certificata dal PATRONATO ANMIL. La certificazione finale ottenuta sarà utile per il riconoscimento delle competenze acquisite e certificabili nel Curriculum Vitae del volontario.

Il periodo di servizio civile nazionale volontario svolto nell’ambito del Patronato sarà preso in considerazione anche nelle selezioni pubbliche per l’assunzione di personale a tempo indeterminato e a tempo determinato presso il Patronato.

Il percorso che i volontari affronteranno nell’espletamento del servizio civile sarà caratterizzato da un mix di lavoro guidato e di formazione nelle aree tematiche che caratterizzano il progetto. Esse sono immigrazione, diritti, tutela, mercato del lavoro, metodologia della relazione di aiuto.

L’insieme di queste attività consentono ai volontari di acquisire competenze e professionalità nell’area del servizio sociale qualificato in termini di tutela e accompagnamento all’ottenimento di diritti.

In tal senso le competenze che verranno sviluppate dal volontario nell’espletamento del servizio civile sono:

  • Competenze di base: conoscenza generale del funzionamento delle organizzazioni no profit, conoscenza delle grandi categorie del diritto e della tutela, conoscenza della metodologia della relazione di aiuto, metodologie di mappatura servizi esistenti e bisogni, conoscenza della metodologia della ricerca sociale sul territorio in merito a bisogni e risorse per un particolare target;
  • Competenze trasversali: (I.S.F.O.L. Repertorio delle professioni, Franco Angeli Editore, 1997) di comunicazione efficace (ascolto attivo, empatia). Il volontario deve acquisire la capacità di condurre un colloquio, di gestire relazioni di accoglienza, di stabilire una relazione di fiducia, di portare il soggetto a identificare la propria richiesta e anche aiutare il richiedente ad individuare le fonti di tutela o di servizio a cui rivolgersi.
  • Competenze tecnico – professionali: competenze giuridico-legali correlate all’attività di tutela e patrocinio, competenze di analisi quantitativa dati, competenze, competenze in pubbliche relazioni.

 

Le conoscenze e le competenze acquisite dai volontari saranno documentate e riconosciute in quanto Ente proponente il progetto, attraverso un attestato “trasparente” di partecipazione alle attività formative.

Tale attestato è composto da due strumenti: uno sintetico, che attesta la partecipazione del soggetto al percorso di formazione, e uno dettagliato, che riporta i dati per la trasparenza del percorso.

Il set che i volontari andranno ad acquisire e sviluppare sono:

Competenze di base (intese come quel set di conoscenze e abilità consensualmente riconosciute come essenziali per l’accesso al mondo del lavoro, l’occupabilità e lo sviluppo professionale):

  • conoscere e utilizzare gli strumenti informatici di base (relativi sistemi operativi, word, power point, internet e posta elettronica);
  • conoscere e utilizzare i principali metodi per progettare e pianificare un lavoro, individuando gli obiettivi da raggiungere e le necessarie attività e risorse temporali e umane;
  • conoscere la struttura organizzativa ove si svolge il servizio (organigramma, ruoli professionali, flussi comunicativi, ecc…).

Competenze trasversali (intese come quel set di conoscenze e abilità non legate all’esercizio di un lavoro ma strategiche per rispondere alle richieste dell’ambiente e produrre comportamenti professionali efficaci)

  • sviluppare una comunicazione chiara, efficace e trasparente con i diversi soggetti che a vario titolo saranno presenti nel progetto (le famiglie, i vari nuclei familiari raggiunti in ogni modo dalle attività di progetto, gli altri volontari, gli OLP, i formatori, ecc…);
  • saper diagnosticare i problemi organizzativi e/o i conflitti di comunicazione che di volta in volta si potranno presentare nella relazione con i giovani studenti e le loro famiglie e con gli utenti che si rivolgeranno allo sportello legalità;
  • saper affrontare e risolvere gli eventuali problemi e/o conflitti, allestendo le soluzioni più adeguate al loro fronteggiamento e superamento;
  • saper lavorare in gruppo con altri volontari e gli altri soggetti parte del progetto cercando costantemente forme di collaborazione.

Competenze tecnico – professionali (intese come quel set di conoscenze e abilità strettamente connesse all’esercizio di una determinata mansione lavorativa e/o di un ruolo professionale):

  • conoscere i metodi e le procedure per un’indagine ad ampio raggio sui bisogni delle famiglie;
  • conoscere le principali nozioni, i dati, i materiali di studio, le metodologie sui processi che permettono l’indagine statistica e di studio sul disagio sociale delle famiglie;
  • conoscere e utilizzare le principali metodologie per favorire una corretta campagna divulgativa ed informativa sul tema del progetto;
  • conoscere i canali di finanziamento più appropriati e legali per l’accesso a percorsi professionali, di autoimprenditorialità, etc…

Metacompetenze (intese come l’insieme delle capacità cognitive a carattere riflessivo che prescindono da specifiche mansioni e sono considerate sempre più strategiche nella società della conoscenza)

  • comprendere, analizzare e riflettere i compiti che verranno richiesti nell’ambito del progetto e il ruolo che si dovrà svolgere mettendo in relazione il proprio bagaglio di conoscenze pregresse con quanto richiesto per l’esercizio del ruolo;
  • rafforzare e migliorare costantemente le proprie competenze/attitudini anche al di là delle occasioni di formazione che verranno proposte nel progetto;
  • riflettere sul proprio ruolo nello svolgimento del servizio civile e ricercare costantemente

il senso delle proprie azioni, potenziando i propri livelli di auto-motivazione e i propri progetti futuri di impegno nel settore del volontariato.

Al termine del periodo di servizio civile, ente terzo rispetto al proponente del progetto, certificherà le conoscenze e le competenze in possesso dai volontari, attraverso la realizzazione del portfolio delle competenze.

Inoltre, rilasceranno un attestato a seguito della partecipazione del volontario alla formazione specifica.

 

FORMAZIONE SPECIFICA DEI VOLONTARI:

La formazione specifica sarà erogata non oltre il 90° giorno dall’avvio del progetto. Nella formazione verranno affrontate le seguenti tematiche:

 

MODULO I – Elementi di progettazione

Contenuti: Progettazione, analisi di un contesto territoriale, piani sociali di zona

– Elementi di Progettazione, Social Project Management; European Project Management;

– Project Life Cycle; Risk Analysis; Analysis Swot: Strenghts, Weaknesses, Opportunities,Threats;

– Pest Analysis; Perth Charts; GanttCharts; Critical Path Analysis, Scheduling Single Projects; Analysis Pareto; Stakeholder Analysis, Logical Frameworkv Approach

Obiettivi: far conoscere la progettazione e il processo che permette di arrivare a un risultato atteso partendo dall’analisi di un contesto, individuando le linee di azione. Si vuole quindi avvicinare i volontari al Project Cycle Management e presentare gli strumenti di un progettista, che permettono anche di intercettare finanziamenti nell’ambito socioassistenziale.

Formatori: Michele Selicati, Alessandra Selicati

Ore: 8

 

MODULO II – Pubblica Amministrazione, Previdenza e Assistenza Contenuti: normativa nazionale e regionale che regola l’attività della Pubblica Amministrazione

– Normative e Legge 30 Marzo 2001, n. 152 “Nuova disciplina per gli istituti di patronato e di assistenza sociale”

-Rapporto di lavoro privato e controversie nelle Pubbliche Amministrazioni: profilo, sostanziali, procedurali, vigilanza e ispezioni

– La tutela previdenziale per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti

  1. Origine ed evoluzione dell’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti(IVS)
  2. L’oggetto della tutela
  3. L’organizzazione della tutela IVS: quadro generale

– I fondi integrativi e sostitutivi per i lavoratori dipendenti

  1. I fondi integrativi per i lavoratori dipendenti
  2. Segue: I singoli fondi integrativi
  3. I fondi sostitutivi per i lavoratori dipendenti
  4. I singoli fondi sostitutivi
  5. Fondi aziendali esonerativi

– Le gestioni speciali INPS per i lavoratori autonomi

  1. Le tre gestioni speciali per i lavoratori autonomi (agricoli, artigiani e commercianti)
  2. La cd. quarta gestione per altre categorie di lavoratori autonomi e parasubordinati

– La previdenza per i liberi professionisti

  1. La tutela per i liberi professionisti
  2. I liberi professionisti con Cassa previdenziale
  3. I liberi professionisti senza Cassa previdenziale
  4. Fondo di previdenza del clero e dei ministri di culto di confessioni religiose diverse dalla cattolica Questionario

– La previdenza per i liberi professionisti

  1. La tutela per i liberi professionisti
  2. I liberi professionisti con Cassa previdenziale
  3. I liberi professionisti senza Cassa previdenziale
  4. Fondo di previdenza del clero e dei ministri di culto di confessioni religiose diverse dalla cattolica

Questionario

– Le riforme del sistema pensionistico

  1. Il processo di adeguamento del sistema pensionistico
  2. Le riforme degli anni Novanta
  3. Le riforme degli anni Duemila
  4. La riforma del sistema pensionistico nel cd. decreto Salva Italia (D.L. 201/2011 conv. in L. 214/2011)

– I sistemi di calcolo delle pensioni

  1. I sistemi di calcolo delle pensioni
  2. Il sistema retributivo
  3. Il sistema contributivo
  4. Il sistema pro rata (o misto)
  5. Le modalità di calcolo degli altri trattamenti pensionistici

– I requisiti per le prestazioni pensionistiche

  1. Il meccanismo di adeguamento alla speranza di vita
  2. I requisiti per la pensione di vecchiaia
  3. La pensione anticipata
  4. Il regime delle deroghe
  5. ll regime speciale per gli addetti ai lavori usuranti
  6. Requisiti per il diritto a pensione nei regimi diversi dall’AGO
  7. La decorrenza della pensione
  8. I trattamenti di invalidità e inabilità
  9. La pensione ai superstiti

– Trattamento minimo, integrazione della pensione e perequazione automatica

  1. Trattamento minimo e integrazione della pensione
  2. Le maggiorazioni
  3. La perequazione automatica delle pensioni
  4. Cumulo tra più pensioni e tra pensione e redditi
  5. Il contributo di solidarietà sulle pensioni di importo elevato Questionario

– Il trattamento di fine rapporto, in regime di retribuzione differita

  1. La disciplina del TFR
  2. Le anticipazioni del TFR
  3. Il Fondo di Tesoreria
  4. La premorienza del lavoratore: l’indennità corrisposta ai superstiti
  5. Il Fondo di garanzia del TFR

– La previdenza complementare

  1. Le forme pensionistiche complementari
  2. I destinatari
  3. La devoluzione del TFR alla previdenza complementare
  4. La posizione individuale dell’aderente
  5. Il Fondo di garanzia della posizione previdenziale complementare
  6. La partecipazione alle forme pensionistiche complementari
  7. Le prestazioni erogate dai fondi pensione
  8. Il regime delle anticipazioni Questionario

– L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e altre assicurazioni minori

  1. Origine e fondamento dell’assicurazione
  2. Presupposti del rapporto assicurativo
  3. L’oggetto dell’assicurazione: l’infortunio sul lavoro
  4. Segue: La malattia professionale
  5. Le prestazioni
  6. Il mobbing
  7. Il sistema di indennizzo dell’inabilità secondo il criterio del danno biologico
  8. La responsabilità del datore di lavoro per l’infortunio e la malattia professionale
  9. Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime dei gravi infortuni sul lavoro
  10. Fondo per le vittime dell’amianto
  11. L’assicurazione contro malattie e lesioni causate da raggi X e sostanze radioattive.
  12. L’assicurazione contro gli infortuni domestici
  13. L’assicurazione contro la tubercolosi Questionario

– Il sistema degli ammortizzatori sociali

  1. La riforma degli interventi a sostegno del reddito
  2. Le integrazioni salariali
  3. I fondi di solidarietà settoriali
  4. I contratti di solidarietà
  5. La mobilità extra-aziendale
  6. La nuova assicurazione sociale per l’impiego(ASPI)
  7. I lavori socialmente utili
  8. Le misure straordinarie a sostegno del reddito
  9. Adempimenti del lavoratore beneficiario di trattamenti a sostegno del reddito e dei soggetti istituzionali
  10. Il mobbing

Questionario

– Le prestazioni a sostegno della famiglia

  1. Origini e fondamento della tutela
  2. Gli assegni familiari
  3. L’assegno per il nucleo familiare(ANF)
  4. L’assegno per il nucleo familiare per gli iscritti alla gestione separata INPS
  5. Modalità per la riscossione dei trattamenti di famiglia
  6. Assegno per congedo matrimoniale

– Gli strumenti a sostegno della genitorialità

  1. Fondamento della tutela
  2. Congedo di maternità e paternità
  3. Congedi parentali
  4. Riposi giornalieri (cd. permessi per allattamento)
  5. Congedi per malattia del figlio
  6. La tutela della genitorialità per le lavoratrici iscritte alla gestione separata INPS
  7. Le prestazioni di maternità per le lavoratrici autonome e le libere professioniste Questionario

– La tutela della salute

  1. Fondamento
  2. Il Servizio Sanitario Nazionale(SSN)
  3. L’organizzazione del SSN
  4. I beneficiari del SSN
  5. Il Piano Sanitario Nazionale(PSN)
  6. Il Patto per la salute
  7. Le prestazioni sanitarie
  8. Le prestazioni economiche in caso di malattia
  9. Il finanziamento del SSN Questionario

– Il sistema dell’assistenza sociale

  1. L’assistenza sociale
  2. Gli organi preposti all’assistenza
  3. Strumenti di programmazione del sistema integrato
  4. La Carta dei servizi sociali
  5. Gli interventi di integrazione e sostegno sociale
  6. Misure speciali per il contrasto delle situazioni di forte disagio sociale
  7. Il Fondo nazionale per le politiche sociali(FNPS)
  8. Gli indicatori della situazione economica (ISE ed ISEE)

– Le prestazioni assistenziali

  1. Fondamento
  2. Il Casellario dell’assistenza
  3. L’assegno sociale agli ultrasessantacinquenni privi di reddito
  4. Le prestazioni economiche in favore degli invalidi civili
  5. Le misure a sostegno della famiglia e della natalità Questionario

– Le novità del Pacchetto lavoro D.L. 28 giugno 2013, n.76

  1. Istituzione della Banca dati delle politiche attive e passive (art.8)
  2. Modifiche in materia di previdenza complementare (art. 10, co. 1 e2)
  3. Prestazioni a sostegno del reddito per i lavoratori del settore marittimo (art. 10, co.3)
  4. Pensioni per gli invalidi civili (art. 10, co.5)
  5. ASPI (art. 7, co.5)
  6. Fondi bilaterali (art. 3, co. 4)
  7. Stato di disoccupazione (art. 7, co.5)

Obiettivi: trasmettere conoscenze inerenti il diritto previdenziale, l’assistenza sociale e gli strumenti di tutela giuridica dell’utente

Formatori: Francesco Sgobba e Concetto Iannello

Ore: 20

 

MODULO III – La normativa in materia di immigrazione

Contenuti: normativa in materia di immigrazione

Analisi della principale normativa D.lgs 286/98 (Testo Unico) e DPR 394/99 del diritto degli stranieri e del diritto del lavoro per i cittadini stranieri.

  1. Normativa D.lgs 286/98 (Testo Unico) e DPR 394/99: sicurezza dei lavoratori, gli ingressi e i diversi titoli di soggiorno
  2. Normativa per i cittadini comunitari(D.lgs30/07)
  3. Normativa sulla cittadinanza, l’accesso al mercato del lavoro dei cittadini comunitari, neo comunitari e non comunitari
  4. La necessità di un Sistema di asilo europeo

Obiettivi: mettere i volontari a conoscenza delle normative in materia di immigrazione

Formatori: Francesco Sgobba e Concetto Iannello

Ore: 8

 

MODULO IV – Servizio di accoglienza, ascolto e orientamento ai cittadini immigrati

Contenuti: Front office e back office per servizi alla cittadinanza.

– Primo approccio a uno sportello

– Nozioni di base di assistenza alla persona

– Strategie operative di sportello (comunicazione, modulistica, assertività, gradimento)

– Normativa sulla privacy

– Strategie di sportello cittadinanza e sue attività

– Mappatura dei servizi: il vademecum dell’immigrato

Obiettivi: fare in modo che i volontari siano capaci di confrontarsi con l’utenza, in riferimento sia al lavoro di front office che di back office. Fornire loro conoscenze utili nel lavoro di supporto ai professionisti del settore e di servizio all’utenza.

Formatori: Francesco Sgobba e Concetto Iannello

Ore: 8

 

MODULO V – Mediazione culturale ed educazione civica

Contenuti: nozioni e strategie operative per la convivenza pacifica nella diversità

– Diritto costituzionale: le libertà civili

– L’Italia e i diritti umani

– La dichiarazione universale dei diritti dell’uomo

– Diritti umani: violazioni e tutela dello straniero

– Diritto internazionale umanitario

– Diritto penale internazionale

– La globalizzazione

– Il fenomeno dell’immigrazione in Italia

– Il diritto di asilo

– La salute dello straniero

– La scolarizzazione dello straniero

– I minori e il ricongiungimento familiare

– Seconde generazioni: problematiche e potenzialità

– Reati connessi all’immigrazione

– La tratta degli esseri umani

– Il terrorismo

– Comunicazione interculturale

– Mediazione e gestione interculturale dei conflitti

– Modalità organizzative di attività e corsi di lingua

Obiettivi: trasmettere ai giovani i fondamenti giuridici e i dati storici inerenti il fenomeno migratorio e i diritti umani. Dotarli inoltre di strumenti pratici, utili alla strutturazione e implementazione di attività e corsi di lingua

Formatori: Francesco Sgobba e Concetto Iannello

Ore: 20

 

MODULO VI –Corso curriculare su tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro d.lgs n. 81 del 2008 con rilascio di un attestato.

Contenuti: Normativa e misure per salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

– Misure delle attività di protezione e prevenzione adottate

– Rischi specifici in relazione all’attività svolta ed alle normative di sicurezza ed alle disposizioni dell’Ente

– Procedure e nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure che riguardano il pronto soccorso, la lotta antincendio e l’evacuazione dei lavoratori

– Nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Medico Competente.

– Dispositivi di protezione individuale – loro corretto impiego e manutenzione;

– Movimentazione manuale dei carichi – modalità per una corretta movimentazione e rischi connessi alla equilibratura del carico ed al superamento dei pesi consentiti;

– Attrezzature munite di V.D.T. – misure ergonomiche applicabili al posto di lavoro, modalità di svolgimento dell’attività con specifico riferimento al regime delle interruzioni, sorveglianza sanitaria, protezione degli apparati visivo-e muscolo-scheletrici

– Impiego di sostanze e preparati pericolosi: modalità d’uso, precauzioni d’impiego, rimedi in caso d’intossicazione;

– Sistema sanzionatorio per le violazioni alle norme di igiene e sicurezza del lavoro.

– Il benessere della persona nelle dinamiche sociali

Obiettivi: diffondere la conoscenza dei rischi che si corrono sul posto di lavoro, soggetti responsabili, sostanze pericolose e strumenti di protezione.

Formatori: Giovannone Maria, Saccia Donatella

Ore: 8

 

MODULO ORIENTAMENTO LAVORATIVO

Formatori: Michele Selicati Giorgio Bartoli

Domenico Loviglio

Ore: 8

La continua trasformazione del Mercato del Lavoro ha imposto, nel corso degli anni, una riflessione sulle politiche di valorizzazione del capitale umano. In tale ottica l’orientamento assume una crescente centralità. Orientare significa consentire all’individuo di prendere coscienza di sé, della realtà occupazionale e del proprio bagaglio cognitivo per poter progredire autonomamente nelle scelte in maniera efficace e congruente con il contesto. Obiettivo dell’orientamento diventa quello di favorire nel soggetto la ricerca e la comprensione della propria identità e del proprio ruolo in una determinata realtà, così da potenziare le competenze orientative di qualsiasi individuo; più che offrire risposte immediate e definitive come supporto in specifiche fasi della vita, l’orientamento è visto come uno strumento di sviluppo di conoscenze e capacità, azione a carattere globale in grado di attivare e facilitare il processo di scelta formativo/professionale del soggetto.

Le attività che possono essere considerate in questo ambito possono fare riferimento alle seguenti tipologie:

– incontri con esperti di orientamento al lavoro che illustrino ai giovani le modalità di approccio nei rapporti con aziende e imprese, come si fa un Curriculum Vitae, come si svolge un colloquio di lavoro, ecc.;

– incontri con esperti del settore pubblico e privato che presentino le politiche attive rivolte ai giovani in Italia e nel Lazio;

– incontri con rappresentanti degli uffici del personale di aziende medio-grandi;

– incontri con esperti di ricerca di personale (agenzie interinali, società di ricerca di personale, ecc.);

– incontri di presentazione di politiche e strumenti per favorire la auto- imprenditorialità giovanile

Il progetto usufruirà di un percorso di orientamento lavorativo sia informativo che formativo incontri con esperti di orientamento al lavoro che illustrino ai giovani le modalità di approccio nei rapporti con aziende e imprese, come si fa un Curriculum Vitae, come si svolge un colloquio di lavoro, ecc.; svolto in collaborazione con professionisti specializzati nella consulenza alle imprese e alla scelta del personale e a esperti delle linee di finanziamento per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e dell’autoimprenditorialità.

Nello specifico si propone un percorso info-formativo della durata di 12 ore tenuto da un consulente, con competenze ed esperienza pluriennale in consulenze alla formazione ed orientamento, selezione del personale e formazione.

Obiettivi principali e programma del corso:

– Favorire la conoscenza del mondo delle imprese

– Favorire la conoscenza delle politiche attive di accesso al mondo del lavoro

– Si punterà a favorire e potenziare le possibilità di incontro fra offerta e domanda di lavoro, concentrandosi sulla presa di coscienza del giovane in servizio civile delle modalità e dei luoghi in cui tale incontro si concretizza.

 

Durata: 72 + 8 orientamento lavorativo

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