Con il Messaggio 17 febbraio 2023 n. 724, l’Inps ha fornito nuove indicazioni in merito all’applicazione ai nuclei vedovili della maggiorazione relativa all’Assegno unico e universale per i figli a carico.
Nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, è prevista una maggiorazione per ciascun figlio minore fino a 30 euro mensili, graduata in base all’ISEE. Pertanto, la maggiorazione per i genitori entrambi lavoratori non può essere richiesta laddove la domanda sia presentata per un nucleo composto da un solo genitore, anche se lavoratore.
Tuttavia, al fine di tutelare i nuclei vedovili, l’Istituto erogherà comunque d’ufficio tale maggiorazione nel caso in cui, nell’anno di competenza in cui è riconosciuto l’Assegno, si verifica il decesso di un genitore lavoratore. Pertanto, in questa situazione, gli utenti non dovranno attivarsi per accedere al beneficio.
Alla luce di questa precisazione, per le domande di Assegno presentate a decorrere dal 1° gennaio 2022, la maggiorazione in esame sarà applicata fino al mese di febbraio 2023 e cesserà di essere erogata a decorrere dalla rata di Assegno – qualora spettante – per la mensilità di marzo 2023.
Questa prassi sarà replicata anche per le future annualità, nel senso che il decesso del genitore lavoratore nel corso dell’annualità di fruizione dell’Assegno non comporta la perdita della maggiorazione fino alla conclusione dell’annualità della prestazione stessa.