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Imprenditori senza frontiere – Le migrazioni come fattore di sviluppo

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By patronato

Il Patronato ANMIL ha partecipato alla conferenza svoltasi lunedì 12 marzo 2018 presso il Dipartimento di Scienze Politiche di Roma Tre sul tema dell’immigrazione legata all’imprenditoria e al lavoro autonomo, ponendo maggiore attenzione allo scenario italiano. Dai dati esposti è emerso che tra il 2011 e il 2016 le imprese condotte da immigrati sono in aumento (+25,8%), in confronto a quelle condotte da nati in Italia che sono in lieve recessione (-3%).

È interessante notare come la maggior parte degli imprenditori immigrati non siano europei (in ordine di presenza: Marocco, Cina, Romania, Albania, Bangladesh).

Già da tempo, in Europa, è emersa la necessità di facilitare l’ingresso a imprenditori stranieri, proprio perché rappresentano un fattore strategico in termini di creazione di nuovi posti di lavoro, di sviluppo e di rinnovamento della creatività imprenditoriale. Sono state pensate soluzioni, come la Start-up Visa, che prevedono il rilascio di permessi di soggiorno temporanei, ma rinnovabili, per la nascita di imprese innovative.

Ci si trova di fronte ad una situazione che può definirsi “Win – Win – Win”, in cui ci guadagnano tutti: il Paese di origine dell’imprenditore, la sua famiglia e, ovviamente, il Paese accogliente.

Una chiara prova di questa formula riuscita sono i partecipanti del MoneyGram Awards, un concorso che premia i migliori imprenditori immigrati in Italia che fondono le loro conoscenze e abilità con gli strumenti e le risorse che il Paese offre, dando vita ad eccellenze come: Daniel Robu, sarto romeno, che nel 2015 ha rappresentato il nostro Paese al Congresso Mondiale dei Sarti in Finlandia; Nannan Ye, ristoratrice cinese, che ha aperto una catena di fast-food basandosi sulla qualità delle materie prime Made in Italy; Radwan Khawatmi, imprenditore siriano, distributore di elettrodomestici Made in Italy a marchio proprio nei Paesi del Golfo; quelli riportati sono solo alcuni esempi di come questo scambio tra culture porti ad un arricchimento sociale ed economico per tutti i soggetti coinvolti.

Sono stati toccati anche temi molto interessanti come quello della finanza islamica, come strumento di integrazione e il progetto EntryWay – Imprenditoria senza confini, co-finanziato dall’Unione Europea e realizzato da 6 organizzazioni provenienti da 5 Paesi europei con l’obiettivo di supportare e formare futuri imprenditori stranieri.

Si è, infine, discusso dell’integrazione e, nello specifico, delle Nuove Generazioni (non più Seconde Generazioni) di giovani con “background migratorio” e dell’associazionismo migrante; per tale motivo nel 2014 è stato fondato il Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane (CONNGI), in grado di dare voce a queste realtà.

In conclusione, gli argomenti trattati sottolineano un’evidente necessità di prendere coscienza del contesto imprenditoriale in Italia, ponendo particolare attenzione allo scenario migratorio e a ciò che esso comporta dal punto di vista economico, oltre che sociale e culturale, valorizzando il ruolo congiunto di istituzioni, associazioni, imprese e cittadini.

 

Il Patronato ANMIL offre tra i diversi servizi di tutela anche quelli rivolti agli immigrati.

Trova la sede più vicina a te per maggiori informazioni o chiama il numero verde 800 180 943

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