Firmato ieri sera dal premier Paolo Gentiloni il decreto sull’APE Social: di seguito una breve guida per la presentazione delle domande di anticipo della pensione di vecchiaia.
A CHI SI RIVOLGE All’anticipo possono accedere: i disoccupati che abbiano finito integralmente di percepire, da almeno 3 mesi, la prestazione per la disoccupazione loro spettante. soggetti che assistono il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave; invalidi civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74%; dipendenti che svolgono da almeno sei anni, da calcolarsi nell’ambito degli ultimi sette, in via continuativa un lavoro particolarmente difficoltoso o rischioso Per ottenere l’indennità è necessario che i soggetti in possesso delle condizioni indicate dalla legge abbiano, al momento della domanda di accesso, i seguenti requisiti:
- almeno 63 anni di età;
- almeno 30 anni di anzianità contributiva; per i lavoratori che svolgono le attività di cui all’allegato A del DPCM l’anzianità contributiva minima richiesta è di 36 anni;
- non essere titolari di alcuna pensione diretta.
L’accesso al beneficio è inoltre subordinato alla cessazione di attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato svolta in Italia o all’estero.
L’indennità non è compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria, con l’assegno di disoccupazione (ASDI), nonché con l’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale.
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