L’ANPAL dà il via libera alla fase sperimentale dell’Assegno di Ricollocazione che coinvolgerà, in questa sua fase iniziale, circa 30 mila persone con uno stanziamento complessivo di 32 milioni di euro. Tale strumento viene definito dalla stessa ANPAL, non come un sussidio, ma come un buono spendibile in servizi di assistenza intensiva alla ricollocazione, presso i circa 900 operatori pubblici e privati accreditati dislocati su tutto il territorio nazionale. L’assegno non viene erogato direttamente all’utente ma agli operatori, attraverso un meccanismo fortemente incentivante, perché l’operatore sarà retribuito solo a risultato raggiunto, cioè alla firma di un contratto di lavoro.
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