ENTE PROMOTORE: AFM
REGIONE: Campania
TITOLO DEL PROGETTO:
La Cultura della Legalità nelle campagne della Campania
SETTORE e Area di Intervento:
Settore: Educazione e promozione e culturale
Area di intervento: Tutela dei diritti sociali e della legalità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Gli obiettivi generali del progetto sono:
- promuovere la cultura della legalità finalizzata allo sviluppo del senso civico nei giovani; tale senso civico è da intendersi come base per l’affermarsi di un’idea di comunità solidale e coesa che si riconosce nelle regole che si è data e le rispetta;
- favorire tramite l’associazionismo, l’impiego dei giovani contro forme di ingiustizia e di illegalità nel contesto sociale di appartenenza per tutelare se stessi e la collettività, al fine di migliorare la condizione giovanile all’interno del contesto sociale delle province di realizzazione del progetto contribuendo, al contempo, a contrastare i fenomeni dilaganti della delinquenza e micro delinquenza giovanile nonché dell’emarginazione sociale dei giovani a rischio di esclusione.
Il progetto intende dunque, con le attività aperte ai giovani che possono trasformarsi da utenti a protagonisti del progetto stesso, sviluppare occasioni ed opportunità di aggregazione che facilitino il confronto, il dialogo e che sviluppino il senso di appartenenza ad una comunità e l’esercizio attivo di democrazia partecipativa ed assunzione di responsabilità.
Parlare di agromafia oggi significa toccare questioni “vive” che condizionano la nostra società, questioni quali la legalità, la criminalità organizzata, la gestione del territorio, che influenzano direttamente il nostro vivere investendo ambiti che vanno dall’economia alla politica e anche ai comportamenti personali. Per combattere questo fenomeno bisogna promuovere la cultura della legalità partendo dalla scuola e favorire, tramite l’associazionismo e il terzo settore, l’impegno dei giovani contro ogni forma di ingiustizia e di illegalità.
ATTIVITÀ D’IMPIEGO DEI VOLONTARI
AZIONE 1: REALIZZAZIONE, GESTIONE E IMPLEMENTAZIONE DI UNA PAGINA WEB/SOCIAL NETWORK
Le modalità di coinvolgimento dei giovani devono ormai tenere conto dell’evoluzione tecnologica che li vede sempre più comunicare tramite le forme espressive virtuali, che tendono ad aggiungersi e in alcuni casi a rimpiazzare le forme di comunicazione tradizionale. Infatti, le forme di informazione e di partecipazione delle nuove generazioni alla vita sociale e politica sono sempre più legate all’uso di Internet.
Si realizzerà pertanto, una pagina web/ social network (collegata al sito di ANMIL-ASFMI) attraverso la quale saranno comunicate:
- informazioni sulle problematiche sociali che interessano il territorio di riferimento;
- diffusione della consapevolezza sui comportamenti considerati illegali e sulle loro conseguenze per la società locale, quali ad esempio viaggiare in autobus senza il biglietto, autocertificazioni false, pirateria virtuale ecc.;
- informazione sul lavoro delle istituzioni nella lotta all’illegalità e sulla possibilità concreta di contribuire a tale lotta;
- informazione sugli eventi e sulle iniziative finalizzate alla promozione della cultura della legalità.
Come la stessa natura del web dimostra, le pagine non saranno intese come una forma di comunicazione unilaterale, bensì come un luogo di interazione e discussione. Queste saranno volte a promuovere anche altre azioni del progetto e alla creazione della rete partecipante dei giovani.
Attività 1.1 Analisi di mercato
Questa attività sarà effettuata per mezzo di:
- analisi della partecipazione dei giovani ai social network;
- analisi e verifica dell’esistenza di pagine analoghe, dei loro contenuti e dell’impatto nei termini di iscritti;
- analisi dell’utenza e della partecipazione dei giovani alle pagine ANMIL e dei contenuti in riferimento agli aspetti della legalità.
L’attività sarà realizzata dai volontari del servizio civile, in quanto non richiede particolari competenze informatiche. Tuttavia, al fine di individuare le migliori modalità di ricerca e della raccolta dei dati, si coinvolgeranno i partner tramite una consulenza volta ad uniformare la modalità di raccolta dei dati e i relativi indicatori.
Attività 1.2 Creazione della pagina, implementazione e gestione dei contenuti
Tale attività vedrà in essere la creazione della pagina web/social network unitamente all’implementazione ed alla gestione dei contenuti.
L’attività sarà realizzata dai volontari del servizio civile, in quanto non richiede particolari competenze informatiche, il tutto grazie anche al supporto iniziale di un volontario esperto nell’implementazione delle pagine web. Qualora non fosse disponibile, verrà creata solo la pagina facebook.
AZIONE 2: PUNTO INFORMATIVO “AFFARI NOSTRI” (FISSO E ITINERANTE) SULLE INIZIATIVE, EVENTI E LE MODALITÀ DI LOTTA ALL’ILLEGALITÀ PRESENTI SUL TERRITORIO
Gli sportelli informativi che si intendono realizzare nell’ambito del progetto si prefiggono di essere uno strumento informativo a disposizione dei giovani circa: metodi e strumenti di lotta all’illegalità, metodologie della gestione dei conflitti, segnalazione di iniziative e buone pratiche per promuovere forme di partecipazione ed impegno concreto nelle comunità locali e nella gestione dei beni comuni. I giovani addetti alle attività di sportello informeranno gli altri giovani circa le iniziative presenti sul territorio, favorendo la partecipazione o l’attivazione di eventi.
A titolo esemplificativo, i contenuti dell’informazione e il focus di coinvolgimento dei giovani sarà incentrato su:
– eventi e iniziative sul territorio contro le agromafie;
– gestione dei conflitti della vita quotidiana come prevenzione ai comportamenti illegali (es. lotta allo sfruttamento dei migranti, problemi di vicinato, problemi derivanti dai rapporti di locazione, ecc.);
– orientamento al sistema dei servizi e prassi amministrative (autocertificazioni, uso consapevole dei contributi pubblici, prevenzione dell’evasione fiscale ecc.).
Gli sportelli saranno attivati presso le sedi provinciali e potranno svolgersi nelle modalità itineranti nell’ambito delle fiere o iniziative, a cui parteciperanno.
Attività 2.1 Approfondimento contesti locali
Sarà condotta un’attenta analisi del contesto locale per “tarare” al meglio le iniziative dello sportello. Attività 2.2 Apertura punto informativo
Successivamente ad una analisi di prefattibilità volta a capire se la realtà locale riesce a sopportare il peso organizzativo e finanziario di una tale iniziativa, si darà inizio, presumibilmente dopo 2 mesi dall’inizio del progetto, alle attività del punto informativo.
AZIONE 3: CICLI FORMATIVI E SEMINARI DI APPROFONDIMENTO, WORKSHOP CREATIVI
Verranno definite e programmate iniziative a scopo formativo ed informativo quali eventi, incontri formativi, dibattiti, serate a tema, cicli di seminari aperti all’intera comunità locale, cineforum, workshop e campi estivi diurni sulle tematiche di progetto. È prevista inoltre l’educazione alla legalità e ai diritti e doveri di cittadinanza con particolare riferimento alla cultura del lavoro in modo da consentire ai giovani di sviluppare una consapevolezza concreta, non basata su principi astratti, del loro far parte di una comunità e delle regole e del senso di vivere in una collettività.
Attività 3.1 Incontri su temi specifici
Si prevede di realizzare incontri sui tema riguardanti la legalità e i diritti/ doveri di cittadinanza, sulle regole ed il senso del vivere in comunità. Gli incontri saranno aperti all’intera comunità locale e forniranno elementi di conoscenza per combattere l’illegalità ed il rischio di devianza.
Verranno affrontate varie tematiche riguardanti lo sfruttamento dei migranti, la lotta al capolarato, usura, racket, agromafie, la criminalità organizzata, il “bullismo”, l’assunzione di alcool e l’uso di sostanze stupefacenti. I giovani verranno, inoltre, sensibilizzati al rispetto delle regole del vivere comune a partire dalle norme del codice stradale. Verranno illustrati gli effetti dell’abuso di sostanze alcoliche, con particolare riferimento alle problematiche connesse alla circolazione stradale.
In questa cornice, un ruolo importante verrà svolto da esponenti del mondo politico e istituzionale locale ai quali verrà affidato il compito, in sede di incontro, di mettere in evidenza gli elementi che possono migliorare la qualità della vita dando il senso della collettività, della responsabilità dei beni comuni e del vivere in comunità. Il Partner territoriale fornirà supporto in questa fase collaborando all’organizzazione di incontri sul tema della globalizzazione e sue implicazioni sul fenomeno della criminalità organizzata.
Attività 3.2 Cicli di seminari, workshop
I temi affrontati saranno quelli riguardanti la legalità, il rispetto e valorizzazione delle differenze e la tolleranza. Gli incontri saranno tenuti presso le scuole superiori delle province e presso le parrocchie. Avranno una durata di 3 ore e prevedranno il coinvolgimento di personalità e referenti di comunità impegnate nella lotta alla criminalità e saranno aperti ai giovani del territorio di età compresa tra i 15 e i 29 anni.
L’incontro finale dei cicli di seminari sarà aperto all’intera comunità locale.
Obiettivo dei seminari e dei workshop sarà:
– sensibilizzare i giovani verso i rischi presenti ed emergenti consentendo la conoscenza dei principi di legalità;
– consentire la conoscenza dei diritti umani e la conoscenza della Costituzione della Repubblica Italiana.
AZIONE 4: INCONTRI DI SCAMBIO CON LE ISTITUZIONI
Tale azione è finalizzata ad aumentare la fiducia dei giovani nelle istituzioni, attraverso la conoscenza più da vicino del loro operato.
Attività 4.1 Incontri di dibattito con le Autorità locali
Saranno realizzati degli incontri tra i giovani e i rappresentanti delle istituzioni, al fine di facilitare il dibattito sui temi della legalità e promuovere la partecipazione giovanile alla vita politica e sociale locale. Saranno coinvolti rappresentanti delle Forze dell’Ordine e rappresentanti della politica locale, con i quali i giovani potranno confrontarsi sui temi inerenti la lotta alla criminalità rilevanti nei territori.
Attività 4.2 Campi estivi
Il campo studio, organizzato nel corso di 2 mesi, avrà la durata di tre giorni e sarà aperto ad un massimo di 50 iscritti. Questa occasione rappresenta un importante momento di condivisione che i giovani avranno per affrontare le tematiche inerenti la lotta all’illegalità e al diritto/dovere di Cittadinanza.
Saranno coinvolte personalità politiche con le quali i giovani potranno intraprendere un dibattito e uno scambio di opinioni.
Il Partner Nomina srl si occuperà dell’organizzazione
AZIONE 5: IDEAZIONE, CREAZIONE E IMPLEMENTAZIONE DELLE BANCHE DATI INFORMATICHE E DELLA RASSEGNA STAMPA
Questa Azione è volta a “fare memoria” delle iniziative che hanno avuto successo sul territorio, evitando che queste esperienze vadano disperse, custodendole e mettendole a disposizione della comunità e di altri attori che vogliano reiterare queste buone prassi. È prevista quindi l’implementazione o la creazione del “Database delle Cose Buone”, e/o di una rassegna stampa dedicata all’educazione alla legalità, ai metodi e strumenti di lotta alla criminalità e alle relative buone pratiche.
La disponibilità del materiale bibliografico organizzato e ricercabile consentirà un facile accesso ai giovani costituendo inoltre una base conoscitiva e documentale per impostare la prima e la seconda azione previste dal progetto.
Verrà dato particolare spazio alle iniziative di chi (singoli e collettività) ha affrontato e combattuto la criminalità organizzata (mafia, camorra, ndrangheta, ecc.) anche a costo della vita. Impegnarsi attivamente nella realizzazione della ricerca bibliografica o dei materiali prima, e avere la possibilità di consultare il materiale raccolto in piena autonomia dopo, vuole essere un modo per continuare a valorizzare i giovani come attori di informazione e diffusione presso altri giovani in quell’esercizio di attivismo impegnato che consenta di superare atteggiamenti diffusi di delega.
Attività 5.1 Ricerca fonti
La prima base riguarderà la ricerca delle fonti informative. Il supporto metodologico sarà fornito dai partner.
Attività 5.2 Reperimento materiale
Una volta individuate le fonti bisognerà stimare un budget per l’effettiva acquisizione dei materiali che potrebbe, molto probabilmente, avere un costo. Tale attività sarà realizzata con la consulenza dei partner.
Attività 5.3 Catalogazione
In questa fase entreranno i gruppi locali di progetto a definire i criteri di catalogazione e a creare un database web based
AZIONE 6: ATTIVITÀ TRASVERSALI
Le attività trasversali hanno la funzione di supporto a tutte le fasi del progetto, sia per quanto riguarda la gestione della struttura delle attività, sia per il coordinamento generale.
6.1 Analisi di prefattibilità
Non tutte le realtà locali potrebbero sostenere l’impianto progettuale nella sua interezza. Per questo si rende necessario un momento di analisi di fattibilità fatto dal gruppo locale di lavoro (con il supporto consulenziale della sede nazionale, se richiesto). Attraverso l’esito dell’esame di fattibilità la realtà locale deciderà se implementare le attività di progetto e in che modo (parziale o totale). In previsione di questo si sono individuati degli obiettivi minimi da raggiungere:
– almeno 2 Punti informativi (sulle sedi locali);
– almeno 2 Banche dati (sulle sedi locali).
Attività 6.2 Consolidamento delle reti locali di partenariato
Attraverso il consolidamento delle partnership (soprattutto quelle a livello locale) si potranno potenziare singole fasi del progetto, ad esempio, attraverso la creazione delle reti con le istituzioni e con le associazioni la cui missione è la lotta all’illegalità, si potranno implementare i contenuti delle iniziative ottenendo in tale modo un maggiore impatto sulla comunità.
Sarà necessario creare una rete con le scuole e/o parrocchie in modo da riuscire a reperire i locali per la realizzazione degli incontri o seminari.
Attività 6.3 Fundraising
Un’attività di raccolta fondi si rende necessaria poiché, per la predisposizione del database, probabilmente, si dovranno sostenere delle spese per l’acquisizione dei materiali. A tal fine si usufruirà della collaborazione con i partner, ad esempio per una consulenza sul metodo crowdfunding.
Attività 6.4 Questionari e monitoraggi
Questa attività sarà di supporto alla registrazione degli indicatori quantitativi e qualitativi del progetto. Il buon funzionamento e la buona “manutenzione” degli indicatori sarà garanzia di buona riuscita del progetto.
Attività 6.5 Evento finale e pubblicazione data base
E’ previsto un evento finale a carattere nazionale, nel quale sarà presentato l’intero progetto, i suoi risultati e all’interno del quale saranno presentati i risultati censi nei database locali.
CRITERI DI VALUTAZIONE TITOLI
PRECEDENTI ESPERIENZE C/O ENTI CHE REALIZZANO IL PROGETTO (N.B. si attribuirà il punteggio previsto solo ai candidati che dimostreranno di aver avuto esperienze o collaborazioni presso l’ente che realizza il progetto ovvero il comune di Sonnino) Max 12 punti (1,00 pt per ogni mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg.)
PRECEDENTI ESPERIENZE NELLO STESSO SETTORE DEL PROGETTO C/O ENTI DIVERSI DA QUELLI CHE REALIZZANO IL PROGETTO (N.B settore patrimonio artistico e culturale/cura e conservazione biblioteche) Max 9 punti (0,75 pt per ogni mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg)
PRECEDENTI ESPERIENZE IN UN SETTORE DIVERSO C/O ENTI CHE REALIZZANO IL PROGETTO (N.B. si attribuirà il punteggio previsto solo ai candidati che dimostreranno di aver avuto esperienze o collaborazioni presso l’ente che realizza il progetto ovvero il comune di Sonnino) Max 6 punti (0,50 pt per ogni mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg)
PRECEDENTI ESPERIENZE IN SETTORI ANALOGHI C/O ENTI DIVERSI DA QUELLI CHE REALIZZANO IL PROGETTO (N.B settore patrimonio artistico e culturale/cura e conservazione biblioteche) Max 3 punti (0,25 pt per ogni mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg)
TITOLI DI STUDIO (per i punteggi si prende quello conseguito più alto)
– Laurea attinente progetto 8 punti
– Laurea non attinente a progetto 7 punti
– Laurea di I livello attinente al progetto 7 punti
– Laurea di I livello non attinente al progetto 6 punti
– Diploma attinente al progetto 6 punti
– Diploma non attinente al progetto 5 punti
– Frequenza scuola media Superiore Max 4 punti (1pt per ogni anno concluso)
La votazione del titolo medesimo, di qualsiasi livello, ivi compresi i diplomi di strumento musicale rilasciati dai Conservatori di musica statale o da Istituti musicali pareggiati, deve essere rapportata su base 110.
TITOLI PROFESSIONALI (valutare solo il titolo più elevato)
Attinenti al progetto Max 4 punti
Non attinenti al progetto Max 2 punti
Non terminato Max 1 punto
N.B Altri attestati rilasciati da Enti di Formazione o Società private sul Primo Soccorso, Bls, Antincendio, Protezione Civile o affini al settore
ESPERIENZE AGGIUNTIVE A QUELLE VALUTATE
N.B Corsi di preparazione sul Servizio Civile Nazionale ed Internazionale Corsi sul Project Management e Cooperazione Internazionale o altro attinente ai temi della Pace, della Non Violenza rilasciati da Enti o da Istituzioni competenti in materia. Si valutano solo con il rilascio di attestazione di frequenza, durata, firma del docente e programma allegato del corso – Max 4 punti (0,25 punti per ogni ora di lezione)
ALTRE CONOSCENZE – Max 4 punti
Certificazioni informatiche e digitali e linguistiche
Si valuta solo il titolo di grado più avanzato di ogni specifico settore
ECDL o MICROSOFT punti 2
Certificazioni linguistiche – inglese (o altre lingue)
Si valutano attestati di frequenza e di partecipazione a corsi di lingua straniera con un livello minimo di conseguimento del B1
– Livello QCER B1 punti 0,50
– Livello QCER B2 punti 1
– Livello QCER C1 punti 1,50
– Livello QCER C2 punti 2
CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:
Numero ore 1.400 su 12 mesi
5 giorni di servizio settimanali
20 giorni di permesso
30 giorni di malattia
Il volontario è tenuto a svolgere la propria attività con diligenza e riservatezza seguendo il principio della collaborazione con ogni altro operatore con cui venga in contatto per ragioni di servizio.
Deve inoltre tenere una condotta irreprensibile nei confronti degli utenti. Il volontario dovrà quindi mantenere la riservatezza su fatti e circostanze riguardanti il servizio e delle quali abbia avuto notizia durante l’espletamento o comunque in funzione delle stesse.
E’ richiesta la riservatezza sui documenti e dati visionati; in particolare occorre osservare gli obblighi previsti dalla Legge 675/96 sulla Privacy in merito ai trattamenti dei dati personali.
Visto il contatto diretto e continuo con l’utenza sono richieste buone doti di socievolezza, gentilezza e cortesia.
E’ richiesta inoltre una particolare disponibilità ai rapporti interpersonali ed al lavoro di équipe.
SEDI DI SVOLGIMENTO
N. | Sede di attuazione del progetto | Comune |
Indirizzo |
Cod. ident. sede |
N. vol. per sede |
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto |
Cognome e nome | ||||||
1 | Sede di Benevento | Benevento | Via Dei Mulini | 131547 | 6 | Lauro Annarita |
2 | Sede di Caserta | Caserta | Via Aristide giovanni Barducci | 131546 | 6 | Vincenti Gabriele |
3 | Sede di Napoli | Napoli | Piazza Duca degli Abruzzi | 131551 | 6 | Naddeo Alessandra |
CARATTERISTICHE CONOSCENZE ACQUISIBILI:
NOMINA SRL SOCIETA’ CHE CERTIFICHERA’ LE COMPETENZE
FORMAZIONE GENERALE E SPECIFICA DEI VOLONTARI:
FORMAZIONE DEI VOLONTARI
La formazione generale sarà erogata nei primi 2 mesi, e comunque entro e non oltre il 180° giorno.
Tutte le attività avvengono a cura di un formatore accreditato.
Aula per massimo 25 persone, sedute, in forma circolare e/o semicircolare
Tempi dalle 9.00 alle 18.00 o in alternativa dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00
Modalità: frontale, circolare, esercitativa, a seconda dell’obiettivo e delle indicazioni delle Linee Guida della formazione generale.
Responsabile per la Formazione
Dr. SELICATI MICHELE Formatore Accreditato
Esperto nazionale del Servizio Civile per conto della Università per Stranieri di Siena, per l’Università degli Studi di Bari, del Politecnico di Bari, consulente per Save The Children, e il FormezPa.
Ex Consulente della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Politiche della Famiglie e ex consulente del Dipartimento Relazioni Internazionali, Cooperazione e Volontariato della Protezione Civile.
Laurea in Filosofia; Master Asvi Cooperazione Internazionale ed Europrogettazione. Docente di Project Management. Amministratore delegato di Nomina srl
Per quanto riguarda la definizione dei contenuti della formazione generale dei volontari, si farà riferimento a quanto previsto dalle Nuove “Linee guida della formazione generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale” 2013 che vanno ad integrare quelle elaborate nell’anno 2006 in ottemperanza a quanto previsto dall’art.11 comma 3 del D. Lgs 5 aprile 2002, n.77.
La formazione generale si svolge prevalentemente nel quadro di situazioni di apprendimento strutturate e formali quali sono quelle all’interno di un’aula. La metodologia didattica in questo caso è orientata alla trasmissione, attraverso il metodo espositivo, di conoscenze e informazioni che, successivamente, trovano nella discussione in aula momenti di verifica e di approfondimento.
La formazione generale consisterà in un percorso comune a tutti i giovani avviati al Servizio Civile con lo stesso bando e avrà come contenuto generale l’elaborazione e la contestualizzazione sia dell’esperienza di Servizio Civile sia dell’identità sociale del volontario, in relazione ai principi normativi e ai progetti da realizzare.
In particolare, i contenuti della formazione generale saranno indirizzati a:
- esplicitare e confrontare le motivazioni della scelta di Servizio Civile e le attese dei volontari;
- delineare l’evoluzione del Servizio Civile come contenitore istituzionale di cittadinanza attiva, acclarandone continuità e discontinuità in una prospettiva storica;
- ricondurre la scelta individuale di servizio ad una storia collettiva;
- illustrare il contesto – legislativo, culturale, sociale, istituzionale, progettuale, organizzativo – in cui si svolge il Servizio Civile;
- evidenziare ed elaborare la dimensione della partecipazione alla società civile attraverso la scelta di un’esperienza istituzionale;
- fornire spunti per analizzare il proprio progetto di servizio;
- favorire la percezione del volontario come individuo inserito in un’organizzazione.
I contenuti della formazione generale si articoleranno nell’ambito di moduli didattici.
La formazione generale avrà una durata di n. 42 ore per un massimo di 25 volontari ( con deroga a 28)
Saranno inseriti altri formatori o esperti della materia, ma con in aula la presenza del responsabile del sistema della formazione generale.
FORMAZIONE GENERALE
Macro aree e moduli formativi
Valori e identità del S c n
- l’identità del gruppo in formazione e patto formativo
- dall’obiezione di coscienza al SCN
- il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenza
- la normativa vigente e la Carta di impegno etico.
La cittadinanza attiva
- la formazione civica
- le forme di cittadinanza
- la protezione civile
- la rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile
Il giovane volontario nel sistema del Servizio Civile
- presentazione dell’Ente
- il lavoro per progetti
- l’organizzazione del Servizio Civile e le sue figure
- disciplina dei rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile Nazionale
- comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti.
Moduli e ripartizione delle 42 ore di lezioni
Nome | Frontale | Tecniche | Totale ore |
L’identità del gruppo in formazione | 1 | 1 | 2 |
Odc e Snc | 4 | 0 | 4 |
Ente | 2 | 2 | 4 |
Difesa della Patria | 2 | 2 | 4 |
Difesa Civile | 1 | 1 | 2 |
Protezione Civile | 4 | 0 | 4 |
Cittadinanza attiva | 2 | 2 | 4 |
Normativa SCN ass. | 6 | 0 | 6 |
Diritti e Doveri | 4 | 0 | 4 |
Lavoro per Progetti | 2 | 6 | 8 |
Nello specifico i moduli saranno dettagliati come segue:
AREA VALORI E IDENTITÀ DEL SERVIZIO CIVILE
MODULO I – L’identità del gruppo in formazione ( 2 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- Analisi e discussione circa le aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali dei volontari;
- Presentazione staff, presentazione del percorso generale e della giornata formativa
- Raccolta aspettative e preconoscenze verso il Servizio Civile volontario, raccolta idee di Servizio Civile, motivazioni, obiettivi individuali.
Obiettivi: Costruire l’identità di gruppo, come persone in Servizio Civile volontario presso le Università. Costruire attraverso la presentazione, avvio, raccolta aspettative e bisogni, la conoscenza minima per poter elaborare insieme, e costruire l’atteggiamento di fiducia che permette l’apprendimento. Creare nel volontario singolo e nel gruppo, così come richiesto dalle linee guida per la formazione generale, la consapevolezza che la difesa della Patria e la Difesa non violenta costituiscono il contesto che legittima lo Stato a sviluppare l’esperienza di Servizio Civile.
MODULO II – Dall’obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione storica , affinità e differenze tra le due realtà; Storia del Servizio Civile in altri Paesi Europei (4 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- La legge 64/01 e 77/02 sul Servizio Civile (storia, organizzazione, ambiti di intervento);
- La storia della obiezione di coscienza (legge 230/98).
- La storia della legge 64
- Il Servizio Civile negli altri Stati Europei – il progetto Amicus
Obiettivi: Costruire con i volontari una coscienza del senso e significato del volontario in Servizio Civile Nazionale, fissando anche le origini del concetto.
MODULO III – Il dovere di difesa della Patria (4 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- Le sentenze della Corte Costituzionale 164/85, 228/04, 229/04 e 431/05 sul concetto di difesa civile e difesa non armata; Presentazione concetti e pratiche di “Patria”, “Difesa senza armi”, “difesa non violenta”.
- i diritti umani nel quadro della Costituzione Italiana, della Carta Europea e degli Ordinamenti delle Nazioni Unite.
Obiettivi: Allargare la conoscenza dell’ idea di “dovere di difesa della Patria”, concetto che sembra a volte risultare poco conosciuto fra i giovani, ed anzi a volte ritenuto concetto “antico” e di linguaggio difficile e distante.
MODULO IV – La difesa civile non armata e non violenta (2 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- cenni storici sulla difesa popolare non violenta;
- forme attuali di realizzazione della difesa alternativa;
- gestione e trasformazione non violenta dei conflitti;
- operazioni di mantenimento della pace (Peacekeeping, peace-enforcing, peace-building)
E’ molto interessante qui affrontare il tema “gestione e trasformazione nonviolenta dei conflitti”, “prevenzione della guerra” e “operazioni di polizia internazionale”, nonché i concetti di “peacekeeping”, “peace-enforcing” e “peacebuilding”, specie se collegati all’ambito del diritto internazionale.
Obiettivi: Aiutare i volontari ad immaginare l’esistenza di tecniche di difesa non armata e non violenta.
MODULO V – La normativa vigente e la Carta di impegno etico (2 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- la normativa che regola il sistema del Servizio Civile Nazionale;
- la Carta di impegno etico.
Verrà illustrato l’insieme delle norme che regolano il sistema del Servizio Civile Nazionale. Verrà utilizzata la lezione frontale.
Obiettivi: Aiutare i volontari ad inserirsi nel percorso con consapevolezza e distinguendo i tre attori principali: il volontario medesimo, l’istituzione Stato italiano, l’ente gestore. Conoscere i dati di contesto, tratti dalle fonti legislative, che diverranno vincolo e risorsa a cui attingere durante l’anno di Servizio Civile.
AREA LA CITTADINANZA ATTIVA
MODULO VI – La solidarietà e le forme di cittadinanza (4 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti: (Verranno trattati uno o più argomenti a scelta tra questi)
- principio costituzionale di solidarietà sociale e principi di libertà ed eguaglianza;
- lotta alla povertà e all’esclusione sociale, povertà e sottosviluppo a livello mondiale;
- lotta alla povertà nelle scelte politiche italiane e negli orientamenti dell’Unione Europea;
- ruolo degli Organismi non Governativi;
- concetto di cittadinanza e di promozione sociale;
- concetto di cittadinanza attiva;
- ruolo dello Stato e della società nell’ambito della promozione umana e della difesa dei diritti delle persone e rapporto tra le istituzioni e le organizzazioni della società civile;
- principio di sussidiarietà, competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni nei vari ambiti in cui opera il Servizio Civile, con riferimenti al Terzo Settore nell’ambito del welfare.
- i fenomeni della globalizzazione e approccio multiculturale;
- la responsabilità sociale delle imprese e la cittadinanza d’impresa
Si farà riferimento alle povertà economiche e all’esclusione sociale, al problema della povertà e del sottosviluppo a livello mondiale, alla lotta alla povertà nelle scelte politiche italiane e negli orientamenti dell’Unione Europea, al contributo degli Organismi non Governativi. Verrà inoltre presentato il concetto di cittadinanza e di promozione sociale, come modo di strutturare, codificando diritti e doveri, l’appartenenza ad una collettività che abita e interagisce su un determinato territorio.
Obiettivi: Dare senso alla parola “solidarietà e ad ogni forma di cittadinanza” riscoprendo il significato dell’essere cittadini attivi e solidali, in un contesto e una visione multi-etnica e aperta alle istanze internazionali.
Dare ragione di parole come “globalizzazione”, “interculturalità”, “sussidiarietà”.
MODULO VII – Servizio Civile Nazionale, associazionismo e volontariato (4 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- il fenomeno della cittadinanza attiva
- gli enti di Servizio Civile pubblici e privati
In questo modulo verranno evidenziate le affinità e le differenze tra le varie figure che operano sul territorio, quali volontari di associazioni di volontariato (legge 266/1991) , promotori sociali (figura istituita dal Ministero del Lavoro e politiche sociali), cooperatori, cooperanti, soci di associazioni di promozione sociale
Obiettivi: Condividere il significato del “servizio” come impegno e bene, offerto in via immateriale, bene non monetizzabile, e “civile” “inserito in un contesto e rispettoso di quel contesto anche se criticamente vigile”.
MODULO VIII – Diritti e doveri del volontario del Servizio Civile (4 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- ruolo e funzione del volontario;
- gestione dei volontari;
- disciplina dei rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile Nazionale.
- La rappresentanza dei volontari in Servizio Civile.
Si metteranno in evidenza il ruolo e la funzione del volontario e si illustrerà la circolare sulla gestione, concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile Nazionale.
MODULO IX –La protezione civile (4 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- In questo modulo verranno forniti elementi di protezione civile intesa come collegamento tra difesa della Patria e difesa dell’ambiente, del territorio e delle popolazioni. Si evidenzieranno le problematiche legate alla previsione e alla prevenzione dei rischi, nonché quelle relative agli interventi di soccorso.
Obiettivi: Dare senso e ragione del Servizio Civile come attività di prevenzione e “protezione” della popolazione affrontando anche la protezione civile nel senso diretto e immediato del termine (calamità, terremoti, ordine pubblico, ecc.) e gli elementi di base necessari ad approntare comportamenti di protezione civile.
AREA IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE
MODULO X – Presentazione dell’ente e comunicazione e gestione dei conflitti. (4 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- storia, caratteristiche specifiche e modalità organizzative ed operative della dell’ Università e/o Enti in partenariato
- La proposta del Servizio Civile;
- Gestione dei conflitti e dinamiche di gruppo.
- Role play
MODULO XI – Il lavoro per progetti nel Servizio Civile e nella Cooperazione Internazionale allo Sviluppo (8 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti: Elementi di Progettazione nel Servizio Civile e Social Project Management; Nell’affrontare il tema della progettazione sociale e della cooperazione internazionale si farà riferimento inoltre agli specifici settori di attività ed alle aree di intervento previsti per le attività di Servizio Civile, in modo che i volontari abbiano chiaro quale sia il campo nel quale si esplica la funzione di tale servizio.
Verrà illustrato il metodo della progettazione nelle sue articolazioni compresa la fase della valutazione di esito, di efficacia ed efficienza del progetto. Si sosterranno i volontari nel conoscere e approfondire metodi per la auto-valutazione della propria crescita esplicitando anche come può avvenire da parte diversa la valutazione della crescita umana dei volontari in Servizio Civile.
Obiettivi: Sostenere la crescita dell’individuo e del gruppo nel riconoscere la propria condizione di persone impegnate nel civile e nel sociale, anche attraverso la auto-valutazione dei risultati del proprio progetto di Servizio Civile volontario. Si farà riferimento esplicito agli specifici settori di attività dei progetti di Servizio Civile individuando per ognuno la specifica modalità di lavoro per progetti.
Sono previste esercitazioni pratiche sui progetti di cooperazione internazionale (saranno invitati anche esperti del settore).
CONTENUTI FORMAZIONE SPECIFICA
La formazione specifica sarà erogata non oltre il 90° giorno dall’avvio del progetto. Nella formazione verranno affrontate le seguenti tematiche:
Nella formazione verranno affrontate le seguenti tematiche:
MODULO I – ILLEGALITÀ
Contenuti: “Le agromafie in Italia e fenomenologia dei crimini agroalimentari”
“Illegalità agro-ambientale. Il caso Terra dei Fuochi”
“Agricoltura: politiche nazionali in tema di formazione e dinamiche del mercato del lavoro” “Organizzazioni dei produttori, cooperazione, relazioni contrattuali e interprofessioni nei contesti agricolo ed ambientale”
“La Governance globale dei mercati agroalimentari. Un approccio olistico ai sistemi alimentari sostenibili.”
Obiettivi: far acquisire ai volontari conoscenze sulla materia
Formatori: Iannello Concetto; Sgobba Francesco
Ore: 42
MODULO II – Analisi di un contesto, individuazione di criticità e progettazione applicata al mondo agricolo
Contenuti: strumenti per l’analisi di criticità e la predisposizione di azioni finalizzate a raggiungere un risultato misurabile.
– Elementi di Progettazione, Social Project Management; European Project Management;
– Project Life Cycle; Risk Analysis; Analysis Swot: Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Threats;
– Pest Analysis; Perth Charts; Gantt Charts; Critical Path Analysis, Scheduling Single Projects; Analysis Pareto; Stakeholder Analysis, Logical Framework Approach
Obiettivi: far conoscere la progettazione e il processo che permette di arrivare a un risultato atteso partendo dall’analisi di un contesto, individuando le linee di azione. Si vuole quindi avvicinare i volontari al Project Cycle Management e presentare gli strumenti di un progettista, che permettono anche di intercettare finanziamenti nell’ambito socioassistenziale.
Formatori: Selicati Michele, Alessandra Selicati
Ore: 22
MODULO VIII – Corso curriculare su tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro d. lgs. n. 81 del 2008 con rilascio di un attestato.
Contenuti: Normativa e misure per salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
– Misure delle attività di protezione e prevenzione adottate
– Rischi specifici in relazione all’attività svolta ed alle normative di sicurezza ed alle disposizioni dell’Ente
– Procedure e nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure che riguardano il pronto soccorso, la lotta antincendio e l’evacuazione dei lavoratori
– Nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Medico Competente.
– Dispositivi di protezione individuale – loro corretto impiego e manutenzione;
– Movimentazione manuale dei carichi – modalità per una corretta movimentazione e rischi connessi alla erronea equilibratura del carico ed al superamento dei pesi consentiti;
– Attrezzature munite di V.D.T. – misure ergonomiche applicabili al posto di lavoro, modalità di svolgimento dell’attività con specifico riferimento al regime delle interruzioni, sorveglianza sanitaria, protezione degli apparati visivo – e muscolo-scheletrici;
– Impiego di sostanze e preparati pericolosi: modalità d’uso, precauzioni d’impiego, rimedi in caso d’intossicazione;
– Sistema sanzionatorio per le violazioni alle norme di igiene e sicurezza del lavoro.
– Il benessere della persona nelle dinamiche sociali
Obiettivi: diffondere la conoscenza dei rischi che si corrono sul posto di lavoro, soggetti responsabili, sostanze pericolose e strumenti di protezione.
Formatori: Saccia Donatella, Giovannone Maria
Ore: 8
MODULO ORIENTAMENTO LAVORATIVO
La continua trasformazione del Mercato del Lavoro ha imposto, nel corso degli anni, una riflessione sulle politiche di valorizzazione del capitale umano. In tale ottica l’orientamento assume una crescente centralità. Orientare significa consentire all’individuo di prendere coscienza di sé, della realtà occupazionale e del proprio bagaglio cognitivo per poter progredire autonomamente nelle scelte in maniera efficace e congruente con il contesto. Obiettivo dell’orientamento diventa quello di favorire nel soggetto la ricerca e la comprensione della propria identità e del proprio ruolo in una determinata realtà, così da potenziare le competenze orientative di qualsiasi individuo; più che offrire risposte immediate e definitive come supporto in specifiche fasi della vita, l’orientamento è visto come uno strumento di sviluppo di conoscenze e capacità, azione a carattere globale in grado di attivare e facilitare il processo di scelta formativo/professionale del soggetto. Le attività che possono essere considerate in questo ambito possono fare riferimento alle seguenti tipologie: – incontri con esperti di orientamento al lavoro che illustrino ai giovani le modalità di approccio nei rapporti con aziende e imprese, come si fa un Curriculum Vitae, come si svolge un colloquio di lavoro, ecc.; – incontri con esperti del settore pubblico e privato che presentino le politiche attive rivolte ai giovani in Italia e nel Lazio; – incontri con rappresentanti degli uffici del personale di aziende medio-grandi; – incontri con esperti di ricerca di personale (agenzie interinali, società di ricerca di personale, ecc.); – incontri di presentazione di politiche e strumenti per favorire la autoimprenditorialità giovanile
Il progetto usufruirà di un percorso di orientamento lavorativo sia informativo che formativo incontri con esperti di orientamento al lavoro che illustrino ai giovani le modalità di approccio nei rapporti con aziende e imprese, come si fa un Curriculum Vitae, come si svolge un colloquio di lavoro, ecc.; svolto in collaborazione con professionisti specializzati nella consulenza alle imprese e alla scelta del personale e ad esperti delle linee di finanziamento per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e dell’autoimprenditorialità. Nello specifico si propone un percorso info-formativo della durata di 12 ore tenuto da un consulente, con competenze ed esperienza pluriennale in consulenze alla formazione ed orientamento, selezione del personale e formazione.
Formatori: Michele Selicati
Ore: 8