ENTE PROMOTORE: ANMIL
REGIONE: Emilia Romagna
TITOLO DEL PROGETTO:
Family Agricoltura Emilia Romagna
SETTORE e Area di Intervento:
Settore: Educazione e promozione culturale
Area di intervento: Sportello informa famiglie
OBIETTIVI DEL PROGETTO
OB.GEN1 Ridurre lo stato di fragilità materiale e relazionale in cui vertono le famiglie della EMILIA ROMAGNA in particolar modo quelle che vivono il mondo rurale
OB.GEN.2 Contribuire alla riduzione dello stato di emarginazione ed isolamento sociale e migliorare la qualità di vita delle famiglie delle province dell’EMILIA ROMAGNA in particolar modo quelle che vivono il mondo rurale;
OB.GEN.3 Offrire servizi integrati per la famiglia che vive nelle imprese agricole; offrendo servizi come: Anagrafe bovina, ovina e suina, assistenza nella esecuzione degli adempimenti nell’ambito della gestione delle anagrafi zootecniche (bovina ovina e suina) per conto dell’allevatore, che prevedono tra l’altro l’inserimento nella Banca Dati Nazionale i dati dei capi richiesti a premio e non a premio e la notifica delle movimentazioni. Effettua anche il servizio di distribuzione delle marche auricolari.
OB.GEN.4 Promuovere integrazione sociale, cittadinanza familiare e protagonismo sociale per tutti i membri della famiglia del mondo agricolo;
OB.GEN.5 Fornire una adeguata informazione dei servizi erogati sul territorio, pubblicizzandone le finalità, le modalità di accesso e di fruizione.
La condizione di fragilità materiale e relazionale in cui vertono le famiglie non è infatti uno stato transitorio a cui si può rispondere nell’emergenza, ma è una condizione di fatto che si sta sedimentando gradualmente, determinando in maniera inesorabile l’indebolimento della famiglia e dei suoi valori fondanti. Pertanto, si vogliono dare risposte esaustive e soluzioni concrete ai problemi che le famiglie incontrano, in modo da contribuire attivamente alla costruzione del proprio benessere e sostenerne la loro capacità di partecipazione alla vita della comunità.
ATTIVITÀ D’IMPIEGO DEI VOLONTARI
L’Analisi del contesto territoriale ha messo in evidenza quanto le famiglie delle province di progetto facciano fatica a fare fronte ai bisogni dei loro componenti, confrontandosi con fragilità di tipo materiale, informativo e relazionale. Il progetto intende sostenere azioni progettuali a misura di famiglia che ne promuovano la solidarietà e anche la responsabilità. Quindi, in coerenza con gli obiettivi descritti, c’è il protagonismo e la cittadinanza della famiglia, in modo da recuperarne la bellezza, la soggettività sociale e la funzione educativa. Le azioni che verranno realizzate nell’ambito di tale intervento si fondano sul presupposto che la famiglia non è un soggetto autosufficiente, ma è un soggetto vivo e generativo, che non può essere solo assistita nelle difficoltà, ma soprattutto sostenuta nel suo ruolo di protagonista sociale.
Nella famiglia, infatti, si incontrano il maschile e il femminile, il giovane e l’anziano, il disabile e l’immigrato, l’invalido, quello con minori a carico ed è la prima scuola di cittadinanza dove si sperimenta la responsabilità e la presa incarico di un problema. Ecco perché assumiamo la famiglia non una mera sommatoria dei suoi componenti, ma un vero e proprio valore aggiunto. Essa è la prima scuola di cittadinanza dove si sperimenta la responsabilità, la presa incarico di un problema e dove ha luogo in buona parte la formazione della propria persona. Il principio su cui si fonda l’intera proposta progettuale è, quindi, quello di puntare sull’empowerment del soggetto famiglia, facendo leva sulle risorse e sulle capacità proprie dei nuclei familiari di costruire insieme attivamente il proprio benessere. Le azioni di progetto, in coerenza con gli obiettivi esposti al punto 7, intendono, allora, promuovere la messa in rete delle famiglie, l’aggregazione e la solidarietà, strumenti fondamentali per sostenere le famiglie laziali nel difficile percorso di superamento delle difficoltà socio-economiche. Le azione di progetto, pertanto, metteranno al centro l’ascolto, l’orientamento e l’empowerment al fine di poter sperimentare il protagonismo attivo delle famiglie. Il progetto vuole, allora, contribuire a definire un luogo di dialogo per tutte le famiglie in modo da creare, in chiave promozionale, legami interfamiliari, interculturali, e intergenerazionali, promuovendo il bene comune e mettendo al centro la famiglia come protagonista. La famiglia è un’unità complessa di legami che si sviluppa secondo una successione di fasi in cui evolvono e si modificano i rapporti di interdipendenza tra i diversi componenti. Oggi, lo sviluppo di relazioni interpersonali che consentono la formazione della persona, vengono fortemente condizionate da un ambiente esterno che tende a frammentarle, rendendo più complessa la sua primaria funzione educativa. Alle fragilità relazionali ed educative si intrecciano in maniera significativa debolezze e povertà di tipo materiale che coinvolgono un numero crescente di famiglie, così come abbiamo evidenziato al punto 6 – Analisi del contesto.
Il progetto ― Family Agricoltura EMILIA ROMAGNA intende offrire nuove forme di sostegno per le famiglie che non siano di tipo meramente assistenzialistico, ma che promuovano la cittadinanza attiva della famiglia e quindi il protagonismo di questa alla vita della comunità. Il protagonismo familiare rappresenta una risposta alla frammentazione del tessuto sociale in quanto consente di generare benessere non solo per le famiglie stesse, ma per l’intera comunità favorendo la crescita della coesione sociale. Per ANMIL, la famiglia rappresenta un fattore coesivo particolarmente efficace: non è un soggetto da assistere, ma una risorsa sociale da valorizzare sviluppando la sua capacità di autotutela e autopromozione. In questa prospettiva, le attività del presente progetto sono finalizzate ad
innescare un circolo virtuoso tra famiglie e comunità perché intendono promuovere l’aggregazione intra ed inter familiare in modo da rivalutare il valore della prosocialità familiare. Una famiglia prosociale, infatti, è caratterizzata da relazioni esterne improntate all’apertura, allo scambio sociale, alla reciprocità, al dono, alla condivisione e alla solidarietà. La prosocialità, intesa come dimensione specifica dell’umano e del sociale, può essere appresa all’interno delle relazioni primarie e informali (la famiglia e gli amici) e in quelle secondarie (il volontariato organizzato, l’associazionismo familiare e sociale). Essa può inoltre essere agita nel sociale direttamente dalle famiglie le quali, attraverso una comune tensione, generano e diffondono nella comunità un benessere di tipo familiare. La prosocialità familiare può essere metaforicamente rappresentata come onde concentriche che si propagano nel tessuto sociale: se sperimentata all’interno del contesto familiare produce il benessere della famiglia nel suo complesso, ma se viene sperimentata all’interno della comunità, allora produce un benessere più generale per tutte le famiglie coinvolte e consente di acquisire soggettività e cittadinanza.
Nel processo che conduce alla cittadinanza attiva della famiglia, anche l’informazione è un elemento fondamentale perché consente di accedere alle risorse e alle opportunità presenti sul territorio, favorisce l’acquisizione di una maggiore consapevolezza riguardo ai propri diritti/doveri e quindi alla possibilità di incidere sugli eventi e permette, pertanto, la partecipazione attiva alla vita della comunità.
Per tali ragioni, le iniziative proposte qui di seguito sono finalizzate anche a promuovere nelle famiglie una maggiore conoscenza dei servizi del territorio. Attraverso tale proposta non si vuole operare per le famiglie, bensì con le famiglie, ovvero assieme ai membri, siano essi bambini, giovani, anziani, immigrati, disabili, persone sole, in modo che le stesse possano avere possibilità di prendere parte in maniera attiva (e non solo come beneficiari passivi) alle attività di progetto ed essere i principali protagonisti del proprio benessere.
Trasversalmente alle attività di progetto, verrà realizzato durante l’intero anno un percorso di accoglienza per tutte quelle famiglie che si rivolgeranno alle sedi di attuazione del presente progetto. Il percorso di accoglienza prevede lo svolgimento di un colloquio iniziale tra personale di progetto e famiglia, finalizzato all’individuazione dei bisogni e delle richieste della famiglia stessa. Le informazioni tratte dal colloquio verranno raccolte in una ―scheda di primo colloquio, uno strumento che raccoglie i dati anagrafici della famiglia, i bisogni espressi, gli argomenti che si intende approfondire nel corso dell’anno di progetto, le curiosità, le aspettative rispetto alla partecipazione alle attività di aggregazione, la tipologia di iniziative aggregative preferibili, ecc. La ―scheda di primo colloquio rappresenta, quindi, un riferimento fondamentale per l’ideazione e la realizzazione delle azioni di progetto in quanto raccoglie e riassume gli aspetti peculiari e le caratteristiche delle attività che le famiglie stesse desiderano mettere in pratica durante l’anno di progetto, come per esempio, riguardo ai temi da trattare nel corso di seminari o sulla tipologia di eventi di aggregazione più opportuni al loro stile di vita. La ―scheda di primo colloquio è, allora, il punto di partenza per dare voce alle famiglie stesse e promuoverne, così, la partecipazione attiva.
CRITERI DI VALUTAZIONE TITOLI
PRECEDENTI ESPERIENZE C/O ENTI CHE REALIZZANO IL PROGETTO (N.B. si attribuirà il punteggio previsto solo ai candidati che dimostreranno di aver avuto esperienze o collaborazioni presso l’ente che realizza il progetto ovvero il comune di Sonnino) Max 12 punti (1,00 pt per ogni mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg.)
PRECEDENTI ESPERIENZE NELLO STESSO SETTORE DEL PROGETTO C/O ENTI DIVERSI DA QUELLI CHE REALIZZANO IL PROGETTO (N.B settore patrimonio artistico e culturale/cura e conservazione biblioteche) Max 9 punti (0,75 pt per ogni mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg)
PRECEDENTI ESPERIENZE IN UN SETTORE DIVERSO C/O ENTI CHE REALIZZANO IL PROGETTO (N.B. si attribuirà il punteggio previsto solo ai candidati che dimostreranno di aver avuto esperienze o collaborazioni presso l’ente che realizza il progetto ovvero il comune di Sonnino) Max 6 punti (0,50 pt per ogni mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg)
PRECEDENTI ESPERIENZE IN SETTORI ANALOGHI C/O ENTI DIVERSI DA QUELLI CHE REALIZZANO IL PROGETTO (N.B settore patrimonio artistico e culturale/cura e conservazione biblioteche) Max 3 punti (0,25 pt per ogni mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg)
TITOLI DI STUDIO (per i punteggi si prende quello conseguito più alto)
– Laurea attinente progetto 8 punti
– Laurea non attinente a progetto 7 punti
– Laurea di I livello attinente al progetto 7 punti
– Laurea di I livello non attinente al progetto 6 punti
– Diploma attinente al progetto 6 punti
– Diploma non attinente al progetto 5 punti
– Frequenza scuola media Superiore Max 4 punti (1pt per ogni anno concluso)
La votazione del titolo medesimo, di qualsiasi livello, ivi compresi i diplomi di strumento musicale rilasciati dai Conservatori di musica statale o da Istituti musicali pareggiati, deve essere rapportata su base 110.
TITOLI PROFESSIONALI (valutare solo il titolo più elevato)
Attinenti al progetto Max 4 punti
Non attinenti al progetto Max 2 punti
Non terminato Max 1 punto
N.B Altri attestati rilasciati da Enti di Formazione o Società private sul Primo Soccorso, Bls, Antincendio, Protezione Civile o affini al settore
ESPERIENZE AGGIUNTIVE A QUELLE VALUTATE
N.B Corsi di preparazione sul Servizio Civile Nazionale ed Internazionale Corsi sul Project Management e Cooperazione Internazionale o altro attinente ai temi della Pace, della Non Violenza rilasciati da Enti o da Istituzioni competenti in materia. Si valutano solo con il rilascio di attestazione di frequenza, durata, firma del docente e programma allegato del corso – Max 4 punti (0,25 punti per ogni ora di lezione)
ALTRE CONOSCENZE – Max 4 punti
Certificazioni informatiche e digitali e linguistiche
Si valuta solo il titolo di grado più avanzato di ogni specifico settore
ECDL o MICROSOFT punti 2
Certificazioni linguistiche – inglese (o altre lingue)
Si valutano attestati di frequenza e di partecipazione a corsi di lingua straniera con un livello minimo di conseguimento del B1
– Livello QCER B1 punti 0,50
– Livello QCER B2 punti 1
– Livello QCER C1 punti 1,50
– Livello QCER C2 punti 2
CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:
Numero ore 1.400 su 12 mesi
5 giorni di servizio settimanali
20 giorni di permesso
30 giorni di malattia
Il volontario è tenuto a svolgere la propria attività con diligenza e riservatezza seguendo il principio della collaborazione con ogni altro operatore con cui venga in contatto per ragioni di servizio.
Deve inoltre tenere una condotta irreprensibile nei confronti degli utenti. Il volontario dovrà quindi mantenere la riservatezza su fatti e circostanze riguardanti il servizio e delle quali abbia avuto notizia durante l’espletamento o comunque in funzione delle stesse.
E’ richiesta la riservatezza sui documenti e dati visionati; in particolare occorre osservare gli obblighi previsti dalla Legge 675/96 sulla Privacy in merito ai trattamenti dei dati personali.
Visto il contatto diretto e continuo con l’utenza sono richieste buone doti di socievolezza, gentilezza e cortesia.
E’ richiesta inoltre una particolare disponibilità ai rapporti interpersonali ed al lavoro di équipe.
SEDI DI SVOLGIMENTO
N. | Sede di attuazione del progetto | Comune |
Indirizzo |
Cod. ident. sede |
N. vol. per sede |
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto |
Cognome e nome | ||||||
1 | Sede di Bologna | Bologna | Largo Caduti del Lavoro 6 | 129927 | 8 | Montanari Paolo Sanguatti Elisabetta Gatti Dina |
2 | Sede di Ferrara | Ferrara | Contrada della Rosa | 129941 | 6 | Furia Tiziana |
3 | Sede di Forlì | Forlì | Via Porta Merlonia 36 | 129944 | 6 | Mazzotti Patrizia |
4 | Sede di Modena | Modena | Via Emilio Po 74 | 129958 |
6 |
Emanuelli Chiara
Gesummaria Angela |
5 | Sede di Parma | Parma | Piazza Giacomo Matteotti 1b | 129965 | 6 | Micalizzi Alessandra |
6 | Sede di Piacenza | Piacenza | Vicolo Molineria Sant’Andrea | 129971 | 6 | Rao Alessandra |
7 | Sede di Ravenna | Ravenna | Via Magazzini Anteriori 63 | 129975 | 6 | Menichelli Patrizia |
Sede di Reggio Emilia | Reggio Emilia | Via Giorgione | 129978 | 6 | Benvenuti Manuela |
CARATTERISTICHE CONOSCENZE ACQUISIBILI:
NOMINA SRL SOCIETA’ CHE CERTIFICHERA’ LE COMPETENZE
FORMAZIONE GENERALE E SPECIFICA DEI VOLONTARI:
FORMAZIONE DEI VOLONTARI
La formazione generale sarà erogata nei primi 2 mesi, e comunque entro e non oltre il 180° giorno.
Tutte le attività avvengono a cura di un formatore accreditato.
Aula per massimo 25 persone, sedute, in forma circolare e/o semicircolare
Tempi dalle 9.00 alle 18.00 o in alternativa dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00
Modalità: frontale, circolare, esercitativa, a seconda dell’obiettivo e delle indicazioni delle Linee Guida della formazione generale.
Responsabile per la Formazione
Dr. SELICATI MICHELE Formatore Accreditato
Esperto nazionale del Servizio Civile per conto della Università per Stranieri di Siena, per l’Università degli Studi di Bari, del Politecnico di Bari, consulente per Save The Children, e il FormezPa.
Ex Consulente della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Politiche della Famiglie e ex consulente del Dipartimento Relazioni Internazionali, Cooperazione e Volontariato della Protezione Civile.
Laurea in Filosofia; Master Asvi Cooperazione Internazionale ed Europrogettazione. Docente di Project Management. Amministratore delegato di Nomina srl
Per quanto riguarda la definizione dei contenuti della formazione generale dei volontari, si farà riferimento a quanto previsto dalle Nuove “Linee guida della formazione generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale” 2013 che vanno ad integrare quelle elaborate nell’anno 2006 in ottemperanza a quanto previsto dall’art.11 comma 3 del D. Lgs 5 aprile 2002, n.77.
La formazione generale si svolge prevalentemente nel quadro di situazioni di apprendimento strutturate e formali quali sono quelle all’interno di un’aula. La metodologia didattica in questo caso è orientata alla trasmissione, attraverso il metodo espositivo, di conoscenze e informazioni che, successivamente, trovano nella discussione in aula momenti di verifica e di approfondimento.
La formazione generale consisterà in un percorso comune a tutti i giovani avviati al Servizio Civile con lo stesso bando e avrà come contenuto generale l’elaborazione e la contestualizzazione sia dell’esperienza di Servizio Civile sia dell’identità sociale del volontario, in relazione ai principi normativi e ai progetti da realizzare.
In particolare, i contenuti della formazione generale saranno indirizzati a:
- esplicitare e confrontare le motivazioni della scelta di Servizio Civile e le attese dei volontari;
- delineare l’evoluzione del Servizio Civile come contenitore istituzionale di cittadinanza attiva, acclarandone continuità e discontinuità in una prospettiva storica;
- ricondurre la scelta individuale di servizio ad una storia collettiva;
- illustrare il contesto – legislativo, culturale, sociale, istituzionale, progettuale, organizzativo – in cui si svolge il Servizio Civile;
- evidenziare ed elaborare la dimensione della partecipazione alla società civile attraverso la scelta di un’esperienza istituzionale;
- fornire spunti per analizzare il proprio progetto di servizio;
- favorire la percezione del volontario come individuo inserito in un’organizzazione.
I contenuti della formazione generale si articoleranno nell’ambito di moduli didattici.
La formazione generale avrà una durata di n. 42 ore per un massimo di 25 volontari ( con deroga a 28)
Saranno inseriti altri formatori o esperti della materia, ma con in aula la presenza del responsabile del sistema della formazione generale.
FORMAZIONE GENERALE
Macro aree e moduli formativi
Valori e identità del S c n
- l’identità del gruppo in formazione e patto formativo
- dall’obiezione di coscienza al SCN
- il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenza
- la normativa vigente e la Carta di impegno etico.
La cittadinanza attiva
- la formazione civica
- le forme di cittadinanza
- la protezione civile
- la rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile
Il giovane volontario nel sistema del Servizio Civile
- presentazione dell’Ente
- il lavoro per progetti
- l’organizzazione del Servizio Civile e le sue figure
- disciplina dei rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile Nazionale
- comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti.
Moduli e ripartizione delle 42 ore di lezioni
Nome | Frontale | Tecniche | Totale ore |
L’identità del gruppo in formazione | 1 | 1 | 2 |
Odc e Snc | 4 | 0 | 4 |
Ente | 2 | 2 | 4 |
Difesa della Patria | 2 | 2 | 4 |
Difesa Civile | 1 | 1 | 2 |
Protezione Civile | 4 | 0 | 4 |
Cittadinanza attiva | 2 | 2 | 4 |
Normativa SCN ass. | 6 | 0 | 6 |
Diritti e Doveri | 4 | 0 | 4 |
Lavoro per Progetti | 2 | 6 | 8 |
Nello specifico i moduli saranno dettagliati come segue:
AREA VALORI E IDENTITÀ DEL SERVIZIO CIVILE
MODULO I – L’identità del gruppo in formazione ( 2 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- Analisi e discussione circa le aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali dei volontari;
- Presentazione staff, presentazione del percorso generale e della giornata formativa
- Raccolta aspettative e preconoscenze verso il Servizio Civile volontario, raccolta idee di Servizio Civile, motivazioni, obiettivi individuali.
Obiettivi: Costruire l’identità di gruppo, come persone in Servizio Civile volontario presso le Università. Costruire attraverso la presentazione, avvio, raccolta aspettative e bisogni, la conoscenza minima per poter elaborare insieme, e costruire l’atteggiamento di fiducia che permette l’apprendimento. Creare nel volontario singolo e nel gruppo, così come richiesto dalle linee guida per la formazione generale, la consapevolezza che la difesa della Patria e la Difesa non violenta costituiscono il contesto che legittima lo Stato a sviluppare l’esperienza di Servizio Civile.
MODULO II – Dall’obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione storica , affinità e differenze tra le due realtà; Storia del Servizio Civile in altri Paesi Europei (4 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- La legge 64/01 e 77/02 sul Servizio Civile (storia, organizzazione, ambiti di intervento);
- La storia della obiezione di coscienza (legge 230/98).
- La storia della legge 64
- Il Servizio Civile negli altri Stati Europei – il progetto Amicus
Obiettivi: Costruire con i volontari una coscienza del senso e significato del volontario in Servizio Civile Nazionale, fissando anche le origini del concetto.
MODULO III – Il dovere di difesa della Patria (4 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- Le sentenze della Corte Costituzionale 164/85, 228/04, 229/04 e 431/05 sul concetto di difesa civile e difesa non armata; Presentazione concetti e pratiche di “Patria”, “Difesa senza armi”, “difesa non violenta”.
- i diritti umani nel quadro della Costituzione Italiana, della Carta Europea e degli Ordinamenti delle Nazioni Unite.
Obiettivi: Allargare la conoscenza dell’ idea di “dovere di difesa della Patria”, concetto che sembra a volte risultare poco conosciuto fra i giovani, ed anzi a volte ritenuto concetto “antico” e di linguaggio difficile e distante.
MODULO IV – La difesa civile non armata e non violenta (2 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- cenni storici sulla difesa popolare non violenta;
- forme attuali di realizzazione della difesa alternativa;
- gestione e trasformazione non violenta dei conflitti;
- operazioni di mantenimento della pace (Peacekeeping, peace-enforcing, peace-building)
E’ molto interessante qui affrontare il tema “gestione e trasformazione nonviolenta dei conflitti”, “prevenzione della guerra” e “operazioni di polizia internazionale”, nonché i concetti di “peacekeeping”, “peace-enforcing” e “peacebuilding”, specie se collegati all’ambito del diritto internazionale.
Obiettivi: Aiutare i volontari ad immaginare l’esistenza di tecniche di difesa non armata e non violenta.
MODULO V – La normativa vigente e la Carta di impegno etico (2 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- la normativa che regola il sistema del Servizio Civile Nazionale;
- la Carta di impegno etico.
Verrà illustrato l’insieme delle norme che regolano il sistema del Servizio Civile Nazionale. Verrà utilizzata la lezione frontale.
Obiettivi: Aiutare i volontari ad inserirsi nel percorso con consapevolezza e distinguendo i tre attori principali: il volontario medesimo, l’istituzione Stato italiano, l’ente gestore. Conoscere i dati di contesto, tratti dalle fonti legislative, che diverranno vincolo e risorsa a cui attingere durante l’anno di Servizio Civile.
AREA LA CITTADINANZA ATTIVA
MODULO VI – La solidarietà e le forme di cittadinanza (4 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti: (Verranno trattati uno o più argomenti a scelta tra questi)
- principio costituzionale di solidarietà sociale e principi di libertà ed eguaglianza;
- lotta alla povertà e all’esclusione sociale, povertà e sottosviluppo a livello mondiale;
- lotta alla povertà nelle scelte politiche italiane e negli orientamenti dell’Unione Europea;
- ruolo degli Organismi non Governativi;
- concetto di cittadinanza e di promozione sociale;
- concetto di cittadinanza attiva;
- ruolo dello Stato e della società nell’ambito della promozione umana e della difesa dei diritti delle persone e rapporto tra le istituzioni e le organizzazioni della società civile;
- principio di sussidiarietà, competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni nei vari ambiti in cui opera il Servizio Civile, con riferimenti al Terzo Settore nell’ambito del welfare.
- i fenomeni della globalizzazione e approccio multiculturale;
- la responsabilità sociale delle imprese e la cittadinanza d’impresa
Si farà riferimento alle povertà economiche e all’esclusione sociale, al problema della povertà e del sottosviluppo a livello mondiale, alla lotta alla povertà nelle scelte politiche italiane e negli orientamenti dell’Unione Europea, al contributo degli Organismi non Governativi. Verrà inoltre presentato il concetto di cittadinanza e di promozione sociale, come modo di strutturare, codificando diritti e doveri, l’appartenenza ad una collettività che abita e interagisce su un determinato territorio.
Obiettivi: Dare senso alla parola “solidarietà e ad ogni forma di cittadinanza” riscoprendo il significato dell’essere cittadini attivi e solidali, in un contesto e una visione multi-etnica e aperta alle istanze internazionali.
Dare ragione di parole come “globalizzazione”, “interculturalità”, “sussidiarietà”.
MODULO VII – Servizio Civile Nazionale, associazionismo e volontariato (4 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- il fenomeno della cittadinanza attiva
- gli enti di Servizio Civile pubblici e privati
In questo modulo verranno evidenziate le affinità e le differenze tra le varie figure che operano sul territorio, quali volontari di associazioni di volontariato (legge 266/1991) , promotori sociali (figura istituita dal Ministero del Lavoro e politiche sociali), cooperatori, cooperanti, soci di associazioni di promozione sociale
Obiettivi: Condividere il significato del “servizio” come impegno e bene, offerto in via immateriale, bene non monetizzabile, e “civile” “inserito in un contesto e rispettoso di quel contesto anche se criticamente vigile”.
MODULO VIII – Diritti e doveri del volontario del Servizio Civile (4 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- ruolo e funzione del volontario;
- gestione dei volontari;
- disciplina dei rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile Nazionale.
- La rappresentanza dei volontari in Servizio Civile.
Si metteranno in evidenza il ruolo e la funzione del volontario e si illustrerà la circolare sulla gestione, concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile Nazionale.
MODULO IX –La protezione civile (4 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- In questo modulo verranno forniti elementi di protezione civile intesa come collegamento tra difesa della Patria e difesa dell’ambiente, del territorio e delle popolazioni. Si evidenzieranno le problematiche legate alla previsione e alla prevenzione dei rischi, nonché quelle relative agli interventi di soccorso.
Obiettivi: Dare senso e ragione del Servizio Civile come attività di prevenzione e “protezione” della popolazione affrontando anche la protezione civile nel senso diretto e immediato del termine (calamità, terremoti, ordine pubblico, ecc.) e gli elementi di base necessari ad approntare comportamenti di protezione civile.
AREA IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE
MODULO X – Presentazione dell’ente e comunicazione e gestione dei conflitti. (4 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti:
- storia, caratteristiche specifiche e modalità organizzative ed operative della dell’ Università e/o Enti in partenariato
- La proposta del Servizio Civile;
- Gestione dei conflitti e dinamiche di gruppo.
- Role play
MODULO XI – Il lavoro per progetti nel Servizio Civile e nella Cooperazione Internazionale allo Sviluppo (8 ore)
Docente: Dr. Michele Selicati
Contenuti: Elementi di Progettazione nel Servizio Civile e Social Project Management; Nell’affrontare il tema della progettazione sociale e della cooperazione internazionale si farà riferimento inoltre agli specifici settori di attività ed alle aree di intervento previsti per le attività di Servizio Civile, in modo che i volontari abbiano chiaro quale sia il campo nel quale si esplica la funzione di tale servizio.
Verrà illustrato il metodo della progettazione nelle sue articolazioni compresa la fase della valutazione di esito, di efficacia ed efficienza del progetto. Si sosterranno i volontari nel conoscere e approfondire metodi per la auto-valutazione della propria crescita esplicitando anche come può avvenire da parte diversa la valutazione della crescita umana dei volontari in Servizio Civile.
Obiettivi: Sostenere la crescita dell’individuo e del gruppo nel riconoscere la propria condizione di persone impegnate nel civile e nel sociale, anche attraverso la auto-valutazione dei risultati del proprio progetto di Servizio Civile volontario. Si farà riferimento esplicito agli specifici settori di attività dei progetti di Servizio Civile individuando per ognuno la specifica modalità di lavoro per progetti.
Sono previste esercitazioni pratiche sui progetti di cooperazione internazionale (saranno invitati anche esperti del settore).
CONTENUTI FORMAZIONE SPECIFICA
La formazione specifica sarà erogata non oltre il 90° giorno dall’avvio del progetto. Nella formazione verranno affrontate le seguenti tematiche:
Nella formazione verranno affrontate le seguenti tematiche:
MODULO I – ILLEGALITÀ
Contenuti: “Le agromafie in Italia e fenomenologia dei crimini agroalimentari”
“Illegalità agro-ambientale. Il caso Terra dei Fuochi”
“Agricoltura: politiche nazionali in tema di formazione e dinamiche del mercato del lavoro” “Organizzazioni dei produttori, cooperazione, relazioni contrattuali e interprofessioni nei contesti agricolo ed ambientale”
“La Governance globale dei mercati agroalimentari. Un approccio olistico ai sistemi alimentari sostenibili.”
Obiettivi: far acquisire ai volontari conoscenze sulla materia
Formatori: Iannello Concetto; Sgobba Francesco
Ore: 42
MODULO II – Analisi di un contesto, individuazione di criticità e progettazione applicata al mondo agricolo
Contenuti: strumenti per l’analisi di criticità e la predisposizione di azioni finalizzate a raggiungere un risultato misurabile.
– Elementi di Progettazione, Social Project Management; European Project Management;
– Project Life Cycle; Risk Analysis; Analysis Swot: Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Threats;
– Pest Analysis; Perth Charts; Gantt Charts; Critical Path Analysis, Scheduling Single Projects; Analysis Pareto; Stakeholder Analysis, Logical Framework Approach
Obiettivi: far conoscere la progettazione e il processo che permette di arrivare a un risultato atteso partendo dall’analisi di un contesto, individuando le linee di azione. Si vuole quindi avvicinare i volontari al Project Cycle Management e presentare gli strumenti di un progettista, che permettono anche di intercettare finanziamenti nell’ambito socioassistenziale.
Formatori: Selicati Michele, Alessandra Selicati
Ore: 22
MODULO VIII – Corso curriculare su tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro d. lgs. n. 81 del 2008 con rilascio di un attestato.
Contenuti: Normativa e misure per salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
– Misure delle attività di protezione e prevenzione adottate
– Rischi specifici in relazione all’attività svolta ed alle normative di sicurezza ed alle disposizioni dell’Ente
– Procedure e nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure che riguardano il pronto soccorso, la lotta antincendio e l’evacuazione dei lavoratori
– Nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Medico Competente.
– Dispositivi di protezione individuale – loro corretto impiego e manutenzione;
– Movimentazione manuale dei carichi – modalità per una corretta movimentazione e rischi connessi alla erronea equilibratura del carico ed al superamento dei pesi consentiti;
– Attrezzature munite di V.D.T. – misure ergonomiche applicabili al posto di lavoro, modalità di svolgimento dell’attività con specifico riferimento al regime delle interruzioni, sorveglianza sanitaria, protezione degli apparati visivo – e muscolo-scheletrici;
– Impiego di sostanze e preparati pericolosi: modalità d’uso, precauzioni d’impiego, rimedi in caso d’intossicazione;
– Sistema sanzionatorio per le violazioni alle norme di igiene e sicurezza del lavoro.
– Il benessere della persona nelle dinamiche sociali
Obiettivi: diffondere la conoscenza dei rischi che si corrono sul posto di lavoro, soggetti responsabili, sostanze pericolose e strumenti di protezione.
Formatori: Saccia Donatella, Giovannone Maria
Ore: 8
MODULO ORIENTAMENTO LAVORATIVO
La continua trasformazione del Mercato del Lavoro ha imposto, nel corso degli anni, una riflessione sulle politiche di valorizzazione del capitale umano. In tale ottica l’orientamento assume una crescente centralità. Orientare significa consentire all’individuo di prendere coscienza di sé, della realtà occupazionale e del proprio bagaglio cognitivo per poter progredire autonomamente nelle scelte in maniera efficace e congruente con il contesto. Obiettivo dell’orientamento diventa quello di favorire nel soggetto la ricerca e la comprensione della propria identità e del proprio ruolo in una determinata realtà, così da potenziare le competenze orientative di qualsiasi individuo; più che offrire risposte immediate e definitive come supporto in specifiche fasi della vita, l’orientamento è visto come uno strumento di sviluppo di conoscenze e capacità, azione a carattere globale in grado di attivare e facilitare il processo di scelta formativo/professionale del soggetto. Le attività che possono essere considerate in questo ambito possono fare riferimento alle seguenti tipologie: – incontri con esperti di orientamento al lavoro che illustrino ai giovani le modalità di approccio nei rapporti con aziende e imprese, come si fa un Curriculum Vitae, come si svolge un colloquio di lavoro, ecc.; – incontri con esperti del settore pubblico e privato che presentino le politiche attive rivolte ai giovani in Italia e nel Lazio; – incontri con rappresentanti degli uffici del personale di aziende medio-grandi; – incontri con esperti di ricerca di personale (agenzie interinali, società di ricerca di personale, ecc.); – incontri di presentazione di politiche e strumenti per favorire la autoimprenditorialità giovanile
Il progetto usufruirà di un percorso di orientamento lavorativo sia informativo che formativo incontri con esperti di orientamento al lavoro che illustrino ai giovani le modalità di approccio nei rapporti con aziende e imprese, come si fa un Curriculum Vitae, come si svolge un colloquio di lavoro, ecc.; svolto in collaborazione con professionisti specializzati nella consulenza alle imprese e alla scelta del personale e ad esperti delle linee di finanziamento per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e dell’autoimprenditorialità. Nello specifico si propone un percorso info-formativo della durata di 12 ore tenuto da un consulente, con competenze ed esperienza pluriennale in consulenze alla formazione ed orientamento, selezione del personale e formazione.
Formatori: Michele Selicati
Ore: 8